Conte contro la compravendita di armi. Di recente, il Premier Conte ha risposto ai giornalisti sulla possibile approvazione del Ddl per la compravendita di armi. “Non è un obiettivo del Governo quello di incentivare la compravendita di armi”. – Ha ribadito il Presidente del Consiglio dei Ministri recandosi ad Assisi. “Se ci saranno delle iniziative legislative e parlamentari su questo” – Ha aggiunto – ” Saranno proposte di legge e non governative”. Poi ha fatto presente:” Non andrò al convegno di Verona, prima di tutto perché non ho ricevuto nessun invito in tal senso. Anche da professore è mia convinzione, che il fatto, che circolino delle idee non deve spaventare nessuno”. In seguito, ha fatto sapere : “Aspettiamo di vedere, che opinioni fluiranno e poi faremo le nostre valutazioni”.
Conte contro la compravendita di armi. Il mondo politico in fermento
La questione sulla vendita delle armi è scoppiata come una bomba fra i politici in queste ore. Il giorno dopo l’approvazione della legge sulla legittima difesa voluta fortemente dalla Lega è insorta la polemica. Alcuni parlamentari hanno commentato la notizia con disappunto. In particolare, il Ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha espresso parole dure sulla vicenda. In seguito, 70 parlamentari hanno presentato una proposta di legge per agevolare la compravendita delle armi. L’opinione pubblica si è divisa intorno all’argomento. E nonostante le rassicurazioni del Premier Conte i contrasti non sono mancati.
Le varie opinioni
Il primo a rassicurare gli elettori sul patto di governo è stato proprio il Ministro Di Maio. L’uomo politico ha confortato il popolo sulla questione ribadendo il suo secco no alle armi facili. La prima firma sulla proposta di legge presentata invece è della leghista Vanessa Cattoi. ” Procurarsi un’arma da fuoco nel nostro paese, non è un’operazione molto semplice, almeno per chi vuole farlo nel rispetto della legge”- Ha ribadito la parlamentare trentina. “In più esistono regole più ferree sull’uso di cartucce e munizioni. L’idea è solo di alzare il limite”- ha specificato l’onorevole. Ma lo stop è arrivato anche dal Ministro Matteo Salvini leader della Lega che ha risposto:” Non voglio in giro mezza pistola in più”. E nuovamente è infuriato il contraddittorio.