Emma Marrone: la star salentina contro il bullismo al teatro Coccia

Emma Marrone: la star salentina contro il bullismo al teatro Coccia

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La star salentina Emma Marrone si mette in primo piano nel combattimento contro una delle più gravi piaghe sociali che infestano le scuole italiane: il bullismo. Non solo un problema scolastico, ma anche virtuale oramai! Una cantante come Emma ben conosce gli haters proliferanti sul web, così come le loro pesanti offese e le molestie continue, atte a colpire psicologicamente la povera vittima. Il bullismo si combatte certo, ma non con violenza reciproca,  bensì con intelligenza e buonsenso. Ieri 21 Novembre 2017, su invito de La Stampa, Emma è salita sul palco del teatro Coccia (Novara) per dire la sua su tale tema. La Marrone ha approfondito l’argomento nella sua ‘versione 2.0’, ovvero il triste fenomeno approcciato però ad Internet. Ecco che cosa ha dichiarato.

Emma Marrone contro il bullismo: le dichiarazioni della cantante

Emma Marrone ha preso la parola presso il teatro Coccia di Novara, sul tema bullismo e la rete. La cantante ha in primis parlato di come la comunicazione ora sia molto cambiata rispetto ad un tempo: “Adesso c’è uno schermo di fronte, c’è uno schermo su tutto. C’è uno schermo anche quando si parla di sentimenti, quando si parla con gli amici … ora non ci si guarda più negli occhi … prima quando ci si facevano le promesse c’era la parola d’onore, ci si guardava negli occhi. Adesso è tutto attraverso uno schermo. Mi capita di andare a cena nei ristoranti e di vedere intere famiglie sedute a tavola con il telefono in mano. Non c’è più comunicazione…”.

Emma in seguito continuato, parlando in maniera più specifica del bullismo che a volte sfocia in vera e propria tragedia. L’artista ha affermato: “Il confine tra rissa e tragedia è veramente labile ed abbiamo avuto delle prove. Se non si hanno gli strumenti ed il coraggio di intervenire, anche chiamare semplicemente i carabinieri in tempo corrisponde a risolvere il problema … chiamare un adulto, far capire che c’è un problema … Il problema è che a noi non interessa, perché per noi è come se non stesse accadendo davvero. E’ più figo mandare l’sms WhatsApp all’amico che salvare la vita ad una persona. Questo è il problema: è più importante trasferire informazioni, perché quello conta oggi … non le vite…”.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24