Ormai la notizia di potenti esplosioni avvenute ieri a Beirut (Libano) ha fatto il giro del mondo. Di recente il ministro della salute libanese ha consigliato di lasciare Beirut a causa della presenza di aria tossica, causata proprio dall’esplosione a Beirut.
L’accaduto dell’esplosione a Beirut
Ieri, verso le ore 17, la capitale del Libano, Beirut, è stata coinvolta da due gigantesche esplosioni. Stando alle prime indiscrezioni le esplosioni si sono generate in alcuni magazzini e depositi della zona portuale di Beirut.
Le cause sono ancora da chiarire ed incerte. Si parla dell’esplosione di nitrato di ammonio (un potente esplosivo e fertilizzante; situato, in diverse tonnellate, in uno dei depositi del porto, frutto di un sequestro avvenuto nel 2014 ai danni di una nave mercantile), ma anche di un attentato, un’esplosione di depositi di armi e missili, o anche del lancio di un missile (la risposta più plausibile visto il tipo di esplosione; probabilmente lanciato da qualche nazione ostile come Cina o Israele proprio su depositi di armi ed esplosivi libanesi, ma è tutto da vedere, anche se possibile). Può essere stato anche l’insieme di queste ipotesi.
Purtroppo trovare prove ed informazioni sulla verità dell’esplosione a Beirut è difficile perché il Libano è una zona “molto calda”. Ma a prescindere tutto ciò gli effetti delle esplosioni sono stati devastanti (udite anche a moltissimi chilometri di distanza), con tantissimi danni a cose e persone (300.000 persone circa sono rimaste senza casa), ricordando vagamente le esplosioni nucleari. Attualmente i morti sono circa 100, 4000 invece i feriti e 100 i dispersi, purtroppo costretti ad aumentare. Un bollettino di guerra. È stato creato anche un hashtag ed una pagina Instagram per gli appelli per la ricerca dei dispersi: #locatevictimsbeirut.
Aria tossica a Beirut
Di recente il ministro della sanità libanese, Hamad Hasan, ha esplicitamente consigliato di lasciare Beirut, per chi può, perché l’aria della zona è tossica. Infatti ha affermato che materiali pericolosi sprigionatisi nell’aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali e dannosi, sulle persone e sull’ambiente.
Al momento l’esplosione a Beirut è incredibile e quasi apocalittica, con gente che tuttora soffre ed è disperata. La mobilitazione dei civili e dei soccorsi è però ammirevole. Esprimiamo la nostra vicinanza al popolo libanese.
Per ora la situazione è caotica, anomala e di devastazione a Beirut, qualsiasi causa può essere attendibile; in ogni caso il mondo in cui viviamo è, senza ombra di dubbio, strano e tutto è possibile.
Fonte immagine: CRONAKA
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