Fiorentina-Lazio 1-2, le pagelle del match
È terminata con una importante vittoria per uno a due dei biancocelesti di Simone Inzaghi il posticipo tra Fiorentina-Lazio che ha chiuso la nona giornata di Serie A.
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Ad aprire le danze è stato Correa, poi Chiesa pareggia e nel finale Immobile decide il match. Di seguito le pagelle della partita del Franchi Fiorentina-Lazio 1-2:
Pagelle Lazio:
Strakosha 5,5: Non poteva fare molto sul goal di Chiesa, e nell’arco della gara viene chiamato poche volte all’intervento. Sui cross però, non esce mai, errore che in più di qualche occasione poteva costargli molto caro.
Acerbi 6,5: Il solito Acerbi si ritrova ormai un compagno di reparto diverso ad ogni partita. Oggi deve assistere e aiutare Patric; detta i tempi della difesa, e da una grossa mano a limitare Ribery e Chiesa nei limiti del possibile. Un Fiorentina-Lazio di altissimo livello per lui.
Patric 5,5: Con un cliente scomodo come Ribery dalle sue parti, ci si aspettava una serata decisamente negativa, e invece, nonostante alcune sbavature, Patric ha svolto il compito senza fare troppi danni. Anzi, nel secondo tempo chiude più di qualche volta le discese di Dalbert. Ovviamente sempre con i suoi limiti.
Radu 5: Nel reparto difensivo questa sera è stato senza ombra di dubbio il peggiore. Si perde Chiesa sul goal, e ogni discesa offensiva dalle sue parti, diventa un azione potenzialmente pericolosa.
Lazzari 6,5: Nonostante le fatiche europee di giovedì contro il Celtic, Manuel ha corso senza sosta per tutta la partita. Nel primo tempo per una disattenzione regala un calcio d’angolo alla Fiorentina, che sulle palle inattive è una delle squadre più pericolose del campionato, poi però si accende. Reclama anche un rigore dopo aver lasciato sul posto Dalbert e Caceres, ma l’arbitro ha giudicato regolare il contatto. Il più pericoloso sulle fasce.
Milinkovic-Savic 4,5: Un voto pesante, per un giocatore altrettanto “pesante”. Da lui ci si aspetta sempre la giocata da campione, giocata che stavolta però non accenna nemmeno ad arrivare. Che ormai Milinkovic-Savic ci metta un po’ prima di entrare in partita, ci abbiamo fatto l’abitudine, ma stasera in partita non ci è mai entrato. Per colpa sua Leiva deve svolgere il doppio del lavoro, e infatti Inzaghi lo cambia al 53° con Parolo. Urge ritrovare il sergente.
Leiva 6,5: Bisognerebbe clonarlo subito. Lucas è una vera e propria diga difensiva, spezza il gioco agli avversari, imposta l’azione, contrasta, lotta, è ovunque. Deve svolgere anche qualche compito che spetterebbe a Milinkovic, ma per lui non è un problema.
Luis Alberto 6,5: Nel primo tempo un tocco morbido stupendo per Milinkovic-Savic che poi spreca, ha sempre la giocata giusta, questa sera “il mago” Luis è in serata, e si vede.
Lulic 5,5: Difensivamente quasi passivo, complica la vita a Radu che ne risente. Meglio in fase offensiva, dove mette corsa sulla fascia e impegna il portiere avversario con un destro insidioso. Esce al sessantesimo con l’onore di far rivedere in campo Lukaku.
Correa 7: Nei primi minuti non entra benissimo in partita, poi però si accende ed è la rovina per gli avversari: dialoga alla perfezione con Luis Alberto e Immobile, da cui riceve l’assist per il goal del vantaggio, poi Dragowski gli nega anche la doppietta. Dominante.
Immobile 7,5: Per una volta, invece di segnare, fa segnare. Quando la Fiorentina attacca svolge un prezioso lavoro di ripiegamento, serve un assist d’oro a Correa, e nel finale decide il match con un colpo di testa da vero attaccante di razza. Più di questo cosa può fare?
Parolo 6: Entra in gioco all’inizio del secondo tempo per sostituire un anonimo Milinkovic-Savic, e finalmente, dopo Atalanta e Celtic, sembrerebbe aver ritrovato lo smalto di un tempo. Si limita ad assistere Leiva, ma in qualche occasione prende l’iniziativa con personalità e buoni risultati. Prezioso per respirare in alcuni momenti del match.
Lukaku 6: Si rivede in campo dopo un anno di assenza. Con il suo fisico prorompente potrebbe lasciare sul posto chiunque, ma non spinge. Inzaghi lo richiama più volte gridandogli di affondare, e quando finalmente si decide, è dalla sua discesa che nasce il pallone per la testa di Immobile che porta a casa I tre punti. Se ritrova la condizione, a partita in corso è – come spesso è stato in passato – un valore aggiunto, e stasera lo ha ribadito.
Caicedo 5: Entra con il compito di far salire la squadra, ma non riceve mai palloni che può giocare di sponda per Immobile come lui sa fare. D’altronde ha poco tempo per incidere, se non fosse per il rigore che sbaglia nel finale e che misteriosamente si appresta a battere, scalando Immobile dalle gerarchi dei rigoristi.
Pagelle Fiorentina:
Dragowski 5,5: Si fa driblare da Correa in occasione del goal che porta i biancocelesti in vantaggio, poi rimette a pari con qualche parata, come quella sul destro di Lulic, ma ha colpe importanti sul colpo di testa di Immobile. Para il rigore a Caicedo, ma per il risultato non fa alcuna differenza.
Milenkovic 5,5: Difensore rivelazione del campionato, con buone doti offensive in occasione delle palle inattive. Da lui ci si aspetta sempre il colpo pericoloso, eppure questa sera sembra non riuscire nemmeno nell’intento di provarci. Ancora peggio in difesa, dove Correa gli fa girare la testa per una buona mezz’ora di gioco.
Pezzella 6,5: Il migliore nella difesa dei viola. Ci mette sempre una pezza quando la Lazio attacca, in un paio di occasioni ferma Immobile, che altrimenti sarebbe andato al tiro.
Caceres 5: Al 38° esce per infortunio, concludendo una prestazione iniziata abbastanza male e che con Correa in grande spolvero poteva finire anche peggio.
Pol Lirola 6,5: Su quella fascia spinge come un motorino. Mette un freno a Lulic, che se sale per spingere, poi non riesce a corrergli dietro; in dribling lo salta più di qualche volta, serve palloni pericolosi che però non vengono sfruttati a dovere.
Pulgar 5: Ha compiti simili a quelli di Lucas Leiva, solo che li svolge in maniera decisamente meno efficiente. Sbaglia spesso quando si tratta di dover impostare e corre a vuoto in più di qualche occasione, soffrendo la pressione di Parolo.
Badelj 6: Serata speciale per lui, sente la partita e si vede: fa del suo meglio per mostrare che alla Lazio hanno sbagliato a non credere in lui, impostando l’azione in maniera esemplare e dettando i tempi all’intero reparto di centrocampo. Suo però l’errore che porta al goal di Correa e che ridimensiona una prestazione che altrimenti sarebbe stata più che sufficiente.
Castrovilli 6,5: Il ragazzo ha personalità da vendere: salta l’uomo e crea spesso superiorità numerica, anche se deve migliorare in fase difensiva, ma di sicuro è stato un grosso problema per il centrocampo laziale. Gioca un Fiorentina-Lazio di eccezionale fattura.
Dalbert 6: Sul suo lato del campo c’è Patric, avversario decisamente più che abordabile, eppure non riesce a imporsi. Qualche volta lo salta con estrema facilità, altre invece – complice anche Acerbi – si fa chiudere. Dalla sua discesa nasce poi l’azione del pareggio.
Chiesa 7: Federico ha dato tutto: per non dare riferimenti alla difesa avversaria svaria su tutto il fronte, soffermandosi sopratutto dalle parti di Patric dopo essersi accorto delle sue lacune. Firma il goal del pareggio grazie a un assist favoloso di Ribery, poi dopo il goal si accende, ma non riesce a trovare la doppietta. Un Fiorentina-Lazio di altissimo livello per lui.
Ribery 6,5: Inventa, nonostante sia marcato da quattro giocatori, l’assist per Chiesa, scende a prendere palla fino dalle parti di Pulgar, rientra a dare una mano in difesa: Frank corre come un ragazzino, e infatti, quando Montella lo sostituisce per far entrare Boateng, esce abbastanza polemico.
Ranieri 5: Si prende un giallo inutile appena entrato per sostituire l’infortunato Caceres, poi capisce che non può più permettersi errori e si blocca, soprattutto quando deve intervenire. L’espulsione però arriva lo stesso, quando devia il pallone con la mano per negare il goal a Luis Alberto.
Sottil 6: Al 60° viene chiamato in causa per sostituire Pol Lirola, con compiti decisamente più offensivi del suo compagno. Dalle sue parti però c’è un bestione come Lukaku, e Sottil, decisamente più “sottile”, ne risente. Qualche acuto però riesce a tirarlo fuori, come un pallone pericoloso per Chiesa, neutralizzato poi da Strakosha.
Boateng S.V.: Entra la posto di Ribery quando mancano dieci minuti, e prevedibilmente non entra mai in partita. Di palloni non ne arrivano, o meglio, non riesce a giocarli. Un Fiorentina-Lazio decisamente anonimo per lui.