ROMA – Fratelli d’Italia vuole conoscere le evidenze scientifiche e i dati sulla base dei quali il Governo ha deciso la chiusura di palestre, piscine, cinema, teatri, bar e ristoranti. La richiesta è stata rivolta al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ma, come spiega la leaser di FdI, è “una domanda che non ha ricevuto risposte”:
“Conte non ha fornito dati, non ha dato numeri, non ha spiegato quali fossero le evidenze scientifiche a giustificazione del suo ultimo Dpcm. Basta passerelle, dirette Facebook e conferenze stampa convocate in orari di massimo ascolto per i tg: l’Italia chiede e pretende risposte concrete, in gioco c’è il futuro di milioni di italiani”.
Fratelli d’Italia vuole conoscere le evidenze scientifiche e i dati alla base del Dpcm
E ancora:
“Conte – afferma Giorgia Meloni – ci ha spiegato che chiudere palestre e ristoranti serve a decongestionare il trasporto pubblico. Io non so se si renda conto di quello che dice. Vi risulta che i mezzi pubblici siano pieni la sera quando i cittadini escono dal ristorante o piuttosto la mattina quando vanno a lavorare? Così devastiamo interi settori senza fermare il contagio”.
Meloni critica Conte anche per essere andato in Aula, dopo 4 giorni dall’ultimo Dpcm, a “informare” il Parlamento “di quello che già tutti gli italiani conoscono”:
“Al Parlamento è consentito votare su queste misure, e sulle proposte dell’opposizione? Ovviamente no. L’ennesima passerella di chi vorrebbe usare il Parlamento come un teatro per i suoi monologhi. Il Parlamento deve poter votare su ciascuna misura che viene presa in una fase delicata come questa. E sia chiaro che la responsabilità della situazione, visti i metodi, è unicamente di Giuseppe Conte e del suo governo. Anche per questo, Fratelli d’Italia ha iniziato un Presidio fisso vicino al Parlamento, in piazza Capranica, per rappresentare e dare voce a tutte le categorie colpite dagli insensati e dannosi decreti dell’Esecutivo giallorosso. In Aula, come nelle piazze, Fratelli d’Italia difenderà tutti i lavoratori abbandonati dal governo”.