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La Hispano Suiza presenta la Hypercar elettrica che sprigiona una potenza di 1114 cv. Il nome dell’auto è Carmen Boulogne e rappresenta un’evoluzione della Carmen. Rappresenta una vettura che guarda al futuro ma che omaggia il passato. Non a caso, infatti, il nome Boulogne risale al 1921. All’epoca Hispano Suiza creò una H6 Coupe da corsa che fu iscritta alla Coppa George Boillot. All’epoca la competizione consisteva in una gara endurance dalla durata superiore alle 3 ore intorno alla città francese Boulogne.
Con quella vettura, il marchio ottenne ben 3 vittorie consecutive, dal 1921 al 1923. La Carmen Boulogne è la creazione nata dalla collaborazione tra Hispano Suiza e QEV Technologies. Quest’ultima in particolare è una società specializzara nella realizzazione di motori elettrici da gara.
Hispano Suiza Hypercar: la Carmen Boulogne promette prestazioni da favola
La carrozzeria dell’auto è realizzata in fibra di carbonio posta al di sotto di una vernice trasparente. Esteticamente l’unica differenza con la Carmen “normale” è il colore della calandra che è color rame. L’auto è spinta da quattro motori elettrici sincroni a magneti permanenti. Ogni ruota posteriore ospita due motori elettrici. La potenza complessiva è di 1114 cv, circa 95 cv in più rispetto al modello precedente. La coppia motrice tocca i 1600 Nm.
Le prestazioni sono assolutamente di tutto rispetto: l’accelerazione 0-100 km/h viene coperta in 2.6 secondi e la velocità massima è stata limitata elettronicamente a 290 km/h. Il peso complessivo è stato alleggerito di 60 kg, toccando i 1630 kg. Grazie alla batteria da 80 kWh l’autonomia è di 400 km. L’auto sarà realizzata in taratura ultralimitata a soli 5 esemplari dal prezzo di 1.65 milioni di euro, tasse escluse, ciascuna.
Molto probabilmente, le cinque vetture sono già state vendute. Parliamo comunque di un pezzo quasi esclusivo, destinato a solo 5 proprietari in tutto il mondo. Considerando le tasse da aggiungere finiamo sicuramente ad un prezzo ben superiore ai 2 milioni di euro.
Fonte immagine copertina: Corriere della Sera