Il koala è funzionalmente estinto: è da pochi giorni infatti che l’Australian Koala Foundation ha diffuso la notizia (pare ne siano rimasti 80000).
Questo piccolo, simpatico animale purtroppo non svolge più un suo ruolo significativo nell’ecosistema, lotta cioè per la sua sopravvivenza.
Una lotta impari contro un ecosistema e una situazione climatica che mal si adattano alle sue necessità di vita.
E pertanto il numero esistente di questa specie va sempre più diminuendo, come tanti altri animali.
Il Koala – alcune notizie
Il koala (Phascolarctos cinereus) vulgo “piccolo orso” o “fascolarto” è l’unico mammifero marsupiale arrampicatore vivente in Australia.
Il primo a classificarlo inoltre, fu lo scienziato biologo inglese Owen nel 1883 inserendolo nella famiglia Phascolarctidae.
Il koala ha dunque grandi orecchie arrotondate e pelose, una grossa testa, occhi vivaci, muso largo e naso nudo e schiacciato.
Ha una pelliccia di colore grigiastro e il pelo è lungo, morbido, lanoso e, per via della dieta, odora di eucalipto.
Il corpo invece è tozzo e sprovvisto di coda, i piedi hanno cinque dita con artigli affilati che gli permettono di arrampicarsi sugli alberi.
Il Koala – come si nutre
Si nutre esclusivamente di alimenti di origine vegetale.
Le foglie di circa 50 varietà di eucalipto, poiché altri tipi sono tossiche (ma mamma natura gli ha conferito l’istinto di riconoscerle ed evitarle).
Gradisce inoltre altre specie arboree presenti solo in alcune zone dell’Australia.
Come noto, le foglie sono povere di sostanze nutritive, ma il koala si contenta di questo, infatti ha un peso medio di 10 kg.
Il suo apparato dentale è particolare e gli consente di mordere le foglie con i denti davanti e masticarle ben bene con quelli di dietro.
Contrariamente a quanto si crede, non è un plantigrado, ma un marsupiale.
Il rischio estinzione
I grandi tagli di boschi di eucalipto mettono a rischio di estinzione questa specie.
Come al solito la mano dell’uomo, per puri scopi economici, manomette l’ambiente e crea problemi per la fauna in esso esistente.
Non parliamo poi dei cacciatori: la sua pelle è molto ricercata e pregiata, per cui è semplice ogni conclusione.
Altro grave problema che mette a rischio la sua sopravvivenza sono i cambiamenti climatici.
Molte zone infatti sono diventate aride, prive di alberi, per cui numerosi koala muoiono anche per questo e per malattie derivanti da tali fattori.
Non sarebbe sbagliato pubblicizzare il problema al massimo.
Né tanto meno, come già fatto per i panda, incoraggiare le politiche che favoriscono la loro sopravvivenza.
Magari attraverso opportune azioni e progetti di biologi, ambientalisti e naturalisti specializzati del settore.
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