SAN SALVO – Il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo in Abruzzo. Il Presidente di Confindustria Chieti Pescara Silvano Pagliuca ha avuto con lei un incontro, dichiarando:
“Ho voluto cogliere questa importante visita per parlare di Abruzzo soprattutto in termini di opportunità. Una piccola regione per estensione e numero di abitanti ma strategica per alcuni settori produttivi e felice per la posizione geografica che la mette al centro del Paese a cerniera tra il Nord e il Sud e tra l’Est e l’Ovest, vocata ad un ruolo certamente più importante, vista la sua condizione geografica di land bridge Tirreno-Adriatico, che ingloba le aree retroportuali ed interne del Lazio e dell’Abruzzo in un corridoio logistico estremamente funzionale”.
Il Ministro del Lavoro Catalfo in Abruzzo
Pagliuca ha ricordato che l’Abruzzo è “una regione verde e industrializzata nel contempo. Due anime apparentemente in contrapposizione che in Abruzzo hanno saputo trovare il giusto equilibrio a vantaggio dello sviluppo economico di tutta la regione. È responsabilità di tutti e in primis della politica creare le condizioni di un territorio eco sostenibile e che sia in grado di esprimere valore aggiunto rispetto ad altri angoli del mondo migliorando o addirittura creando le infrastrutture che ogni paese moderno dovrebbe avere e che in diversi casi ha”.
“In Abruzzo – ha affermato Pagliuca – abbiamo finalmente anche la ZES per la quale però auspichiamo al più presto la nomina del commissario. Una ZES indispensabile anche per valorizzare lo sviluppo del traffico merci tra i due mari Tirreno e Adriatico. Ma se non vogliamo vanificare gli sforzi ed incorrere in delusioni è importante ora investire sulle opere infrastrutturali al servizio della logistica”.
Pagliuca ha infine insistito sulla digitalizzazione:
“È tutta da fare nel nostro Paese ma a maggior ragione da fare nel nostro Abruzzo. Importanti saranno le linee guida che il Governo saprà dare (e devo dire sta dando) a vantaggio dell’interoperabilità dei servizi egov che ogni regione dovrà presto erogare. Questo grande Paese ha necessità di fare scelte chiare e coraggiose perché, dopo più di 25 anni si cominci di nuovo a crescere. Senza la crescita non c’è possibilità di riprendere l’occupazione stabile”.