Il pianeta Marte è a tutti gli effetti uno dei pianeti più affascinanti, misteriosi e studiati dello spazio. L’interesse per Marte nasce dal fatto che sulla sua superficie ci sono i famosi solchi. Questa evidenza può dimostrare una sola cosa: su Marte scorreva l’acqua e siamo abbastanza certi che su di esso c’erano forme di vita. Altre evidenze hanno mostrato che anche attualmente ci sono delle piccole presenze di acqua su Marte e con molta probabilità ci sono anche microrganismi e piccole forme di vita residue. Un recente studio ha mostrato l’origine dell’acqua sul pianeta in questione ed è davvero una scoperta sensazionale.
Meteoriti per scoprire l’origine dell’acqua sul pianeta Marte
Sembra insolito, ma l’origine dell’acqua su Marte è stata scoperta tramite due meteoriti. In poche parole, alcuni scienziati dell’Università dell’Arizona, gestiti dalla planetologa Jessica Barnes, hanno analizzato due meteoriti marziani ed hanno scoperto l’origine dell’acqua marziana. È insolito, ma l’acqua su Marte è comparsa nello stesso momento della nascita del pianeta stesso. Avete capito bene! Per dirla a parole semplici, due planetesimi (ovvero pianeti piccolissimi) contenevano acqua. Questi due mini pianeti, poi, si sono scontrati e da questo impatto non solo è nato Marte, ma ha garantito anche la presenza di acqua su di esso senza particolari processi complessi. Infatti si sono uniti due piccoli pianeti che già possedevano acqua.
Come è avvenuta la scoperta dell’origine dell’acqua su Marte
Come accennato poco fa, questa interessante scoperta è stata fatta analizzando due meteoriti marziani. Quest’ultimi si chiamano Black Beauty e Allan Hills 84001. I ricercatori hanno analizzato due particolari isotopi di idrogeno contenuti nei meteoriti, e la loro analisi ha permesso di rivelare i meccanismi e i processi di origine delle tracce di acque in quelle rocce e minerali. E la conclusione è che l’acqua sul quarto pianeta del sistema solare è nata da due fonti diverse (infatti i meteoriti sono molto diversi tra loro), ovvero i mini pianeti citati prima che si sono scontrati. Ecco alcune dichiarazioni della planetologa Jessica Barnes:
“Due planetesimi distinti con un contenuto di acqua molto diverso potrebbero essere entrati in collisione, non mescolandosi completamente”
Conclusioni
In conclusione bisogna dire che questa scoperta è di notevole importanza e bisogna sperare che venga parecchio conosciuta. Rende il cosmo ancor più affascinante e misterioso. Chissà quante meraviglie ci sono là fuori e cose straordinarie. Tutto ciò, infine, fa capire che la presenza di acqua nell’universo non è poi così tanto rara come sembra (o vogliono far sembrare) ed anche la stessa e meravigliosa vita.
Fonte immagine: MEDIA INAF
Ti potrebbe interessare leggere questo nostro articolo: