Il presidente Infantino in Figc, prima vista post Covid19. Per la prima uscita internazionale il presidente della Fifa che ha scelto il nostro paese
Il presidente Infantino in Figc dunque, la scelta d’Italia nel suo primo viaggio post lockdown non è un caso; e prima di incontrare il presidente Gravina, è stato a Palazzo Chigi del presidente Conte.
L’Italia in fatti è la nazione in cui sono nati i suoi genitori e che lui stesso definisce “il mio paese”:
Mi sembrava giusto iniziare i miei nuovi viaggi dall’Italia, per quello che ha sofferto e per lanciare un messaggio.
La Fifa è presente, tutto il mondo sta con l’Italia e guarda all’Italia per come ha saputo reagire, come Paese e come movimento calcistico. Un grande merito va a Gabriele Gravina, non era facile.
Durante l’incontro inoltre il presidente dalla Figc ha aggiunto:
Speriamo di poterci allineare alle regole in vigore nel resto d’Europa non applicare sistemi troppo invasivi sui nostri atleti.
Abbiamo avuto modo di parlare con il ministro Speranza e domani è prevista un’audizione del ministro Spadafora con il Cts per affrontare anche questo argomento.
Il presidente Fifa in Federazione ma prima l’incontro con il presidente del consiglio Giuseppe Conte
Tra i tanti temi affrontati anche la ripartenza del calcio, una ripartenza che passa necessariamente anche dalla riapertura degli stadi:
Il calcio senza tifosi non è la stessa cosa ma la salute è più importante.
Bisognerà lavorare e vedere cosa succede adesso, in questo periodo in cui la gente ricomincia a vivere a contatto.
Ripartire con i tifosi è il nostro obiettivo, ma senza fare pressioni e senza fissare termini, lavorando con serietà al ritorno alla normalità.
Una pandemia che, non va dimenticato, ha creato una grave emergenza anche economica in ogni settore compreso il calcio
Per aiutare le federazioni nazionali a mitigare l’impatto finanziario della pandemia, la Fifa ha dunque attuato un importante piano di sostegno economico:
Abbiamo investito un miliardo e mezzo di dollari in 211 paesi dando priorità al calcio di base, al calcio femminile e a quello dilettantistico.
Se servirà altro faremo di più. Come Fifa siamo preoccupati per i club.
E’ ovvio che l’impatto economico sarà enorme, più di 4 miliardi in Europa e dai 6 ai 7 miliardi nel Mondo, anche perché non si sa quando finirà e bisogna riflettere sul futuro.
Da questa crisi se ne esce tutti insieme: Uefa, club, Fifa e federazioni.
Foto: Figc.it