Il primo volo della Starship

Il primo volo della Starship è stato un successo

Condividi su:

 

È vero, di primo volo della Starship non è proprio corretto parlarne  è stato un saltello, un hop in gergo. Ma dopo mesi di attesa e qualche rinvio, il test per valutare principalmente la tenuta del motore raptor e la stabilità della struttura è stato tutto portato a termine con successo.

Il progetto Starship della SpaceX

Che la SpaceX stia puntando in alto era ben chiaro fin dai primi voli (e rientri) con i Falcon. È rodando la tecnica, le tecnologie e gli stessi ingegneri che hanno ottenuto un razzo sempre più performante.
Fino ad arrivare al Falcon 9 che si può tranquillamente definire il velivolo aerospaziale che più rappresenta questa nuova “corsa allo spazio”.
Almeno per ora.
Perché la società creata da Elon Musk sta lavorando da mesi, senza sosta, alla progettazione, costruzione, test, smantellamento e ricostruzione della Starship.

La Starship è quella che, fin da bambini, abbiamo sempre considerato un’astronave.
Dalla forma allungata del classico razzo e dalle dimensioni ragguardevoli di circa 50 metri di altezza, incarna il concetto di riutilizzo che ha fatto della SpaceX quello che è ora.

Snoccioliamo qualche dato:

  • Altezza della Starship: 50 metri
  • Altezza totale con booster Super Heavy: 120 metri
  • Diametro: 9 metri
  • Carico utile verso la bassa orbita terrestre: più di 100 tonnellate

Esistono diverse versioni della Starship:

  • Passeggeri per missioni interplanetarie: Questa è chiaramente la versione “da sogno” di Elon Musk per il suo “Occupy Mars”, ma è possibile si possa spingere anche oltre. Capienza: circa 100 persone.
  • Missioni lunari: Una Starship ottimizzata per operare in condizioni lunari e fare la spola nel nostro sistema planetario. È in gara per essere il lander del progetto Artemis e oltre.
  • Cisterna: Questa versione si posizionerebbe in orbita attorno alla terra, rifornendo di carburante le altre Starship permettendo così di aumentarne l’autonomia.
  • Cargo: Sia per missioni in orbita terrestre che per missioni interplanetarie.

C’è anche da sottolineare per la versione passeggeri i piani sono anche quelli di utilizzarla per trasporti “di linea” sulla Terra. Questo taglierebbe enormemente i tempi di viaggio. Ecco un video esplicativo:

Occupy Mars e la visione di una razza interplanetaria

Ci sono stati solo circa una mezza dozzina di eventi veramente importanti nei quattro miliardi di anni di storia della vita sulla Terra: vita monocellulare, vita pluricellulare, differenziazione in piante e animali, spostamento degli animali dall’acqua alla terraferma, e l’avvento dei mammiferi e della coscienza. Il prossimo grande momento sarà quando la vita diventerà multi-planetaria, un’avventura senza precedenti che aumenterà notevolmente la ricchezza e la diversità della nostra coscienza collettiva.
Elon Musk

La stessa Space X è nata con la visione ultima di trasformare la razza umana in una razza interplanetaria e mettendo il sistema solare alla portata di tutti. E ha intenzione di farlo entro i prossimi decenni.
Con questo intento ha lanciato il motto “Occupy Mars“, Occupiamo Marte, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica di rendere il pianeta rosso la nostra seconda casa nell’universo. Le motivazioni sono molteplici, ma si possono riassumere in un unico concetto: sopravvivere.
Sopravvivere a disastri ambientali. Sopravvivere alla minaccia sottovalutata degli asteroidi (I dinosauri non avevano un programma spaziale, noi sì). Sopravvivere a noi stessi anche e comprendere che la nostra posizione nell’universo è instabile e quindi meritevole di una necessaria protezione che parte dal rispetto di ogni essere vivente.
Bill Nye, noto come The Science Guy, presidente della Planetary Society ha spesso affermato:

Space brings out the best in us.

Lo spazio tira fuori il meglio che c’è in noi.

L’hop tanto atteso, il primo volo della Starship

Ma come può un piccolo salto di 150 metri essere fondamentale per dare il via a questa possibile nuova era della razza umana. Semplice.
Per lo stesso motivo per cui un “viaggio inizia con un semplice passo”.
Il test è avvenuto a Boca Chica in Texas, intorno alle 02:00 italiane del 05 agosto, dopo ore di attesa e rinvi per i più svariati problemi e intrusioni nel perimetro dell’area di sicurezza.
Era fondamentale in questo primo volo che le saldature utilizzate per saldare le lastre d’acciaio della Starship resistessero agli stress del decollo. Per il motore raptor questa è stata la terza prova di affidabilità, ma la prima con un prototipo di Starship.
Questo per la precisione è il prototipo numero 5, ma sono già in produzione almeno il prototipo numero 8.

La scelta di utilizzare l’acciaio come materiale da costruzione è stata fatta a discapito della leggerezza, ma sfruttando le caratteristiche di resistenza al calore e alle sollecitazioni strutturali. Nonché il costo notevolmente contenuto se confrontato con altre leghe metalliche.

Il prossimo test previsto è l’hop di 3 chilometri che avverrà non prima di questo agosto. Con ogni probabilità parliamo di fine settembre, ma sono supposizioni.

Fonte foto: Youtube

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere informato iscriviti al nostro Canale Telegram o
seguici su Google News
.
Inoltre per supportarci puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, se vuoi
segnalare un refuso Contattaci qui .


Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24