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Al momento sono due le vittime accertate a seguito della violenta scossa di terremoto a Ischia, nella serata di ieri. Una famiglia è rimasta intrappolata sotto le macerie. Due corpi sono stati recuperati, mentre due fratellini sono ancora bloccati ma parlano costantemente con i Vigili del Fuoco.
Una scossa breve ma intensa, affermano i presenti. «Un boato, poi il black out». «Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura». Queste le prime dichiarazioni di residenti e turisti che hanno sentito la scossa di magnitudo 3,6, poi ricalcolata a 4.
Casamicciola, a Nord di Ischia, la città più colpita
Casamicciola è la cittadina di Ischia più colpita dal terremoto. Qui sei case sono state distrutte dalla violenta scossa. E si registrano le due vittime: una donna è stata ritrovata sotto le macerie della sua abitazione, mentre una secondo sarebbe stata colpita dai calcinacci della chiesa di Santa Maria del Suffragio, che ha subito diversi danni.
Una famiglia di sette persone è rimasta intrappolata quasi tutta la notte, ma grazie ai Vigili del Fuoco, il padre, due donne e il fratellino più piccolo sono stati tratti in salvo. La madre al momento sta lavorando assieme agli operatori per tranquillizzare i due bambini ancora bloccati, ma pare stiano bene. Vengono riforniti di acqua e la costante comunicazione li aiuti a rimanere calmi, in attesa che vengano rimossi i detriti più grandi, per aprire loro una via di fuga.
I “dati” del terremoto
In un primo momento, il sistema aveva calcolato una magnitudo di 3,6 a una profondità di 10 chilometri. Ma l’analisi dei dati da parte degli esperti della Protezione Civile hanno confermato invece che la scossa a raggiunto il livello 4 della magnitudo ed era a una profondità di appena cinque chilometri, con epicentro a 3 chilometri a nord da Casamicciola.
Fonte: larepubblica.it