La frutta contro l’afa, un toccasana. Giorni di caldo torrido che danno un senso di spossatezza e stanchezza, come rimediare?
Agosto che caldo fa, in effetti il mese risulta molto caldo in tante parte d’Italia ma per sentirsi meglio pare che la frutta contro l’afa vinca la partita.
Dopo i cibi tintarella, ecco la frutta per contrastare la perdita di liquidi; una scelta che a tavola ha visto un aumento del 10% rispetto alla settimana precedente.
E’ quanto stima dunque Coldiretti in riferimento all’impatto sugli acquisti dell’ondata di grande caldo che ha investito la Penisola; il tutto sulla base delle indicazioni dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica lungo il paese.
E’ vero che il maltempo e l’emergenza Codiv-19 hanno ridotto le produzioni ma frutta e verdura ampliano il loro consumo
Questo grazie anche agli stili di vita più salutistici attraverso cui si affermano nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost; si va cioè dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli, a casa, o in spiaggia.
Mangiare frutta nelle giornate di gran caldo, vuole dire quindi migliorare il proprio benessere
In tal senso infatti Coldiretti afferma:
L’andamento positivo dei consumi oltre che dai cambiamenti climatici è spinto anche dalle preferenze alimentari di giovani e meno giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici.
Ad essere apprezzato è il fatto che frutta e verdura sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono; dissetano; reintegrano i sali minerali persi con il sudore; riforniscono di vitamine.
Inoltre: mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole.
Il risultato è che il 2020, se sarà mantenuto il trend attuale, potrebbe far segnare il record del decennio nei consumi di frutta e verdura con ogni famiglia.
Infatti i dati relativi al primo semestre dell’anno elaborati dall’Osservatorio di mercato di Cso Italy, parla di un acquisto da parte dei consumatori di frutta e verdura, pari a 20 Kg al mese.