Il Pd risponde alla lettera della Meloni: "Difende i suoi oltre l'indifendibile"

Letta vuole le riforme della giustizia e del fisco

 

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ROMA – Letta vuole le riforme della giustizia e del fisco. Da diverse settimane il segretario del Partito Democratico sta attaccando il leader della Lega, Matteo Salvini, soprattutto su questo tema. Ecco ad esempio una sua dichiarazione su Facebook:

“Leggo che Salvini non vuole che questo governo faccia le riforme della giustizia e del fisco. Mi chiedo su quale discorso programmatico abbia dato la sua fiducia a Draghi a febbraio. Lasci. E lasci che le riforme le faccia Draghi con chi le vuole”.

Letta vuole le riforme della giustizia e del fisco

Enrico Letta ha poi avuto a Bruxelles un incontro, definito “importante”, con la Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Si è parlato degli “impegni italiani nello spendere bene le risorse europee nel nome della sostenibilità”. Incontrando la von der Leyen, Letta ha “ribadito il nostro impegno ad evitare che il cammino virtuoso appena iniziato si interrompa”, aggiungendo:

“Siamo consapevoli che le riforme della giustizia e del fisco sono condizione essenziale per avere i fondi europei”.

E, rilasciando un’intervista ad ‘Abc’, il segretario del Pd ha aggiunto:

“Ora la priorità è spenderli i fondi europei. Rapidamente e bene. Altre volte non l’abbiamo fatto e se accadesse di nuovo il danno sarebbe enorme per noi (e uguale per la Spagna che è l’altro grande beneficiario). E sarebbe un danno per il futuro italiano e spagnolo perché non diventerebbero permanenti”.

Salvini, dal canto suo, ovviamente non le ha mandate a dire, replicando all’attacco: “Letta e Grillo vogliono la Lega fuori dal governo per approvare Ius Soli, Ddl Zan e patrimoniale? Poveri illusi, gli alleati più leali, di Draghi e dell’Italia, siamo e saremo noi”. E oggi, in una diretta Facebook, ha aggiunto:

“Capisco che Letta fosse abituato bene nei salotti di Parigi, ma pensare di mettere nuove tasse o aumentare quelle esistenti è una cosa fuori dal mondo. Bene le nuove aperture e il nuovo Decreto da 40 miliardi ma accelerare sulla ripartenza di quelle mancanti, meno fisco, più lavoro, piú libertà: questo chiedono gli italiani e su questo siamo impegnati, altro che tasse di successione e ius soli”.

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24