Megàle il disco di esordio si chiama “Imperferzioni” ed è uscito il 5 marzo di quest’anno.
I Megàle sono un duo, composto da Stefania Megale e Francesco Paolino, che ha alle spalle anche molti chilometri macinati con concerti in tutta Italia.
Non esageriamo quindi se diciamo che non si assisteva a qualcosa di simile sin dai tempi del Consorzio Produttori Indipendenti.
Quest’ultimo era un collettivo attorno a cui ruotavano artisti quali CSI, Ustmamo, Disciplinatha e Santo Niente solo per nominarne alcuni.
Inoltre al suo interno mossero anche i primi passi realtà importanti quali Marlene Kuntz e Yo Yo Mundi.
Nel caso di “Imperferzioni” la coproduzione è invece affidata alla mano sapiente e al genio di Angelo Epifani che ha registrato il disco insieme a Rocco Marchi e mixato e masterizzato infine il tutto ai i Raw Studios di Bologna.
Di “imperfezioni” in realtà non ve ne sono, questo lavoro rasenta la perfezione e sarà gradito sicuramente a tutti gli estimatori dell’Indie Rock italiano.
Analisi traccia per traccia di “Imperferzioni”
Poi “Imperferzioni” è una continua sperimentazione sonora sin dalle prime note della title track che apre questo lavoro.
In aggiunta “Lussuoso Benessere” è un brano dal fascino d’altri tempi, quasi un piccolo capolavoro alla Cocteau Twins.
“Stato di quiete” (al contrario del titolo) è abbastanza viva, mentre con “Scarsa, scarsissima personalità” ci si avventura persino nel rumorismo e nel mondo acustico alla Sonic Youth.
La voce però non è quella di Kim Gordon ma quella di Stefania Megale, che ha molto in comune con Cristina Donà.
“DormiVeglia” è un brano enigmatico, che a tratti ricorda da lontano anche i temi delle colonne sonore dei film di James Bond.
Ed ancora “Mormora la Luna” rimescola le carte in tavola, quasi a voler stravolgere tutto.
I Megàle osano, si spingono fino a confini sonori inimmaginabili finora.
Con “Viaggiatori onirici” ci si avvicina purtroppo alla fine con un brano che sembra dividersi in tre sezioni.
Un incipit in cui gli armonici della chitarra si fondono con vocalizzi, una seconda parte in cui si dà origine a un continuo gioco di arpeggi e una terza in cui intervengono anche altri strumenti.
Non esageriamo dicendo che ha anche qualcosa di King Crimson.
Francesco Paolino potrebbe infatti essere un fan di Robert Fripp, che del virtuosismo chitarristico ne ha fatto una ragione di vita.
“Sull’acqua” è come un fiume che si riversa nel mare nei suoi ultimi attimi di vita.
Complimenti ai Megàle che hanno saputo procreare un piccolo capolavoro come “Imperferzioni” .
La ricerca del perfezionismo è appena cominciata…
Megàle – “Imperferzioni” – la scaletta del disco
1) Imperfezioni
2) Lussuoso benessere
3) Stato di quiete
4) Scarsa, scarsissima personalità
5) DormiVeglia
6) Mormora la luna
7) Viaggiatori onirici
8) Sull’acqua
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