Microscopi a guida autonoma, riconoscimento all’ateneo fiorentino. Assegnato a Francesco Pavone, uno dei Grant dell’European Research Council (ERC) per le idee innovative.
ERC e ricerca d’eccellenza, al via lo sviluppo di Microscopi a guida autonoma; microscopio ottico cioè in grado di indagare autonomamente vaste aree del cervello.
Obiettivo: osservare come i neuroni elaborano le informazioni in tempo reale e intervenire a velocità di millesimi di secondi per attivare la risposta allo stimolo.
Per la realizzazione di tale dispositivo Francesco Pavone (nella foto), ordinario di Fisica della materia dell’Università di Firenze, è fra gli 8 ricercatori italiani (55 in tutta Europa) vincitori di uno dei finanziamenti erogati dall’European Research Council (ERC); fondi dunque atto a incentivare la trasformazione di un’idea di ricerca in un prodotto dalle caratteristiche innovative (Proof of Concept Grant).

Ecco la spiegazione sul funzionamento del dispositivo dal parte del docente Pavone:
Sarà come una macchina che si guida da sola. Il microscopio a cui stiamo lavorando si basa su tecnologie laser e su un software di intelligenza artificiale che permette di svolgere due compiti.
“Lettura” e “scrittura” sui neuroni che non sono eseguibili da un essere umano.
Riconoscere cioè in tempo reale, in millesimi di secondo, l’area del sistema nervoso centrale attivata in una specifica situazione e decidere conseguentemente, in tempo reale, quali aree celebrali contro-stimolare con il laser.
Applicato a sistemi nervosi di organismi semplici come quello del pesce zebra il nuovo microscopio permetterà di ricostruire completamente le caratteristiche e le connessioni funzionali del cervello; per capire quindi quali aree si attivano a seconda dei differenti stimoli.
Lo sviluppo del nostro prototipo permetterà ai laboratori di ricerca di condurre analisi specifiche e molto più approfondite delle reti neurali ad oggi non eseguibili; e di ottenere così preziose informazioni sul loro funzionamento.
La ricerca italiana dunque fa sempre passi avanti alla ricerca del nostro organo più prezioso e ricco di informazioni come appunto il cervello.