Il vice presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio oggi è intervenuto sugli sgomberi dei migranti in piazza Indipendenza, a Roma. Il candidato premier del Movimento Cinque Stelle ha difeso la sindaca capitolina, Virginia Raggi, spiegando che ha fatto il suo dovere. Ma oltre ai migranti, ha specificato, deve pensare prima di tutti ai romani, i cittadini che l’hanno eletta.
Di Maio ha affermato che «non possiamo usare ancora una volta questa questione contro la Raggi, perché la Raggi si deve occupare della questione migranti ma prima di tutto dei romani». L’esponente del M5s Luigi Di Maio ha continuato poi: «Io penso che lo Stato si debba far rispettare e la polizia ha fatto di tutto per evitare il peggio».
Di Maio: nuova sistemazione per i migranti
«Credo che se c’è un immobile occupato abusivamente da migranti rifugiati in Italia sia giusto che vada sgombrato. Si sono offerte alternative e sembra che a loro non vada bene e vogliano restare lì. Penso vadano sgombrati in questo caso, ma occorre dare un’alternativa» ha continuato il deputato pentastellato.
Durante un’intervista al programma Omnibus di La 7, Di Maio non prende una posizione definita su quanto accaduto. Se da una parte appoggia la polizia che è dovuta intervenire con la forza per riportare l’ordine, dall’altra la condanna per la frase infelice detta da uno degli agenti: “Se tirano qualcosa, rompetegli il braccio“. Inoltre, non appoggia i lanci di bombole da parte dei migranti che occupavano l’immobile, abusivamente. «Si deve dare un’alternativa a queste persone, perché sono rifugiati aventi diritto. Ma non si può tollerare che si lancino bombole di gas o altri oggetti contro la nostra polizia. E’ allucinante che stamattina faccia più notizia una frase infelice di un agente che spero abbia fatto solo per la tensione del momento».
Il Campidoglio ha trovato una nuova sistemazione
Questa mattina, il Campidoglio ha informato la stampa che è stato siglato un accordo con la Sea (società che gestisce il palazzo di via Curtatone). Verranno quindi disposte sei abitazioni che ospiteranno una quarantina di migranti. Queste sistemazioni accoglieranno le famiglie più disagiate e fragili per un massimo di sei mesi. Non verrà richiesto alcun contributo da parte loro.