Il bonus casa e il superbonus 2023 hanno subito importanti modifiche. Queste modifiche riguardano principalmente l’efficienza energetica degli immobili e le detrazioni fiscali disponibili per la riqualificazione energetica.
Guida al Superbonus 2023: Tutto Quello Che Devi Sapere
Il Superbonus è un incentivo fiscale che ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. Attualmente, la detrazione viene concessa al 110% per determinate categorie di soggetti, mentre per gli altri è fissata al 90%. Di recente, sono state introdotte alcune novità significative, tra cui la proroga al 31 dicembre 2023 per il sostenimento delle spese.
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Il Superbonus è un’agevolazione fiscale che permette ai proprietari di immobili di ottenere sconti fiscali per i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico. Se nel passato era possibile ottenere un bonus fino al 110%, per i nuovi lavori del 2023 ci si dovrà accontentare del 90%.
Dettagli sul bonus al 110% e al 90%
Nonostante la riduzione, il Superbonus rimane uno degli incentivi più elevati tra quelli attualmente in vigore. Tuttavia, è fondamentale essere informati sulle modalità di accesso alle agevolazioni e sulle percentuali previste.
Il governo, guidato da Giorgia Meloni, sta valutando un riordino complessivo dei bonus edilizi. Questo potrebbe portare a nuove modalità di accesso e a variazioni delle percentuali di agevolazione.
Detrazioni e Categorie di Soggetti
Il Superbonus prevede la scelta tra tre diversi metodi di utilizzo del credito spettante: la detrazione in dichiarazione dei redditi, la cessione del credito d’imposta o lo sconto in fattura immediato.
Opzioni per Utilizzare il Credito
Se scegli di usufruire del credito attraverso opzioni alternative alla detrazione, hai la possibilità di procedere con le successive cessioni o di utilizzare il credito acquistato in compensazione con l’F24.
Compensazione con Imposte su Giochi e Scommesse
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello n. 394 del 25 luglio 2023, ha fornito ulteriori dettagli sull’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta del Superbonus e degli altri Bonus Casa. Il quesito riguardava una società operante nel settore dei giochi e scommesse, autorizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La società intende acquistare crediti d’imposta maturati da terzi, come previsto dall’art. 121 del Decreto Rilancio, per poi utilizzarli in compensazione con l’F24.
Come Procedere con la Compensazione: Il Ruolo del Modello F24
Per effettuare la compensazione, è necessario utilizzare il Modello F24. La compensazione è soggetta a determinati limiti annuali, ma nel caso del Superbonus, questi limiti sono stati esclusi, permettendo una maggiore libertà nell’utilizzo del credito.
Novità sul Superbonus e Cessione dei Crediti Edilizi: Sanzioni e Regole dal 1° Dicembre 2023
Il Decreto Omnibus approvato il 7 agosto 2023 ha introdotto una nuova clausola relativa alla cessione dei crediti edilizi, inclusi quelli del Superbonus. Secondo questa clausola, se i crediti acquisiti non possono essere utilizzati per qualsiasi motivo, è obbligatorio notificare l’Agenzia delle Entrate. La nuova regola entrerà in vigore il 1° dicembre 2023 e prevede una sanzione di 100 euro per la mancata notifica.
La normativa riguarda coloro che hanno acquisito crediti attraverso sconto o cessione, come previsto dall’articolo 121 del decreto-legge 34/2020, ma che non possono utilizzarli per ragioni diverse dalla scadenza dei termini. La Basilicata ha anche introdotto una nuova legge che sblocca la cessione del credito per gli enti locali.
I contribuenti hanno un periodo di 30 giorni per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’impossibilità di utilizzare il credito. Se l’evento che rende il credito non utilizzabile si verifica prima del 1° dicembre 2023, i 30 giorni inizieranno dalla data dell’evento, e la notifica dovrà essere effettuata entro il 2 gennaio 2024.
Nonostante la normativa sia stata approvata, i moduli per le comunicazioni agli enti pubblici non sono ancora stati definiti. In casi particolari in cui non è possibile comunicare le notifiche entro la scadenza, saranno necessari ulteriori provvedimenti.
Superbonus 2023 solo su abitazione principale
Nel 2023 per nuovi lavori ci sarà solo il Superbonus 90% si potrà ottenere solo sull’abitazione principale. Tuttavia, ci sono delle deroghe e dei limiti da considerare. Il Superbonus 110% continuerà solo per lavori in corso d’opera su villette e unifamiliari è stata prorogata al 30 settembre 2023.
Qual è la dimora abituale ai fini del Superbonus 2023?
Per determinare quale sia l’abitazione principale si deve avere come riferimento l’articolo 10 del Tuir, comma 3 bis. In questo si specifica che viene considerata abitazione principale quella il cui la persona fisica o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Quali sono le condizioni per usufruire della detrazione fiscale del 90%?
Per usufruire della detrazione fiscale del 90% per i lavori di ristrutturazione che portano a un incremento delle prestazioni energetiche di almeno due classi, è necessario che l’opera di ristrutturazione sia intrapresa da individui che non stanno svolgendo attività imprenditoriali, artistiche o professionali. Inoltre, il soggetto che richiede la detrazione deve detenere il diritto di proprietà (anche nuda proprietà) o un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione) sull’immobile. L’immobile deve essere utilizzato come residenza principale e il reddito di riferimento del soggetto che sostiene la spesa non deve superare i 15.000 euro.
È possibile richiedere la detrazione se i lavori sono eseguiti sull’unità immobiliare utilizzata come residenza abituale da un familiare del contribuente?
Sì, la detrazione può essere richiesta anche quando i lavori sono eseguiti sull’unità immobiliare utilizzata come residenza abituale da un familiare del contribuente, come coniuge, parenti fino al terzo grado e affini fino al secondo grado.
Come viene considerato un immobile per la detrazione al termine dei lavori di ristrutturazione?
Per stabilire se un immobile può essere considerato come abitazione principale, non si deve fare riferimento alla situazione al momento dell’inizio dei lavori, ma a quella al termine degli stessi. Pertanto, se inizio i lavori in un’abitazione che inizialmente non può essere considerata come residenza abituale, ma alla fine dei lavori mi trasferisco nell’immobile e inizio a viverci abitualmente, l’immobile viene comunque considerato come residenza abituale e si può usufruire delle detrazioni del Superbonus 90%.