Superbonus 110%

Superbonus 110% 2023: Novità, Proroghe e Detrazioni – Guida Aggiornata

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Il 2023 porta con sé importanti novità per il superbonus 110%. In questa guida, scopriremo insieme tutti i cambiamenti, le proroghe e le detrazioni previste per il Superbonus 110%.

Sono molte le novità per i bonus edilizi, in particolare per il Superbonus, che cambiano con la legge di conversione del decreto Cessioni (Dl 11/2023), approvata il 4 aprile alla Camera. Quest’ultima non è altro che la conclusione di un percorso iniziato il 17 febbraio 2023 con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, con lo scopo primario di ammorbidire un po’ il divieto imposto dal governo sui bonus edilizi.  Prevedendo delle salvaguardie alle suddette, si sono aggiunti poi obiettivi secondari che hanno portato a proroghe e allungamenti dei periodi di fruizione. Ma la Legge di conversione potrebbe anche non essere il capitolo finale viste le numerose modifiche che hanno stravolto nell’ultimo periodo il Superbonus, si sta lavorando anche su una nuova misura che possa portare, nel settore edilizio, sostenibilità ed equità. E questo non esclude neanche che possa tornare una riapertura della cessione del credito. Ma vediamo i punti salienti dei cambiamenti che la Legge di conversione porta con sé e come cambia il Superbonus 110%.

Superbonus 110  ultime notizie e Aggiornamenti

Superbonus 2023: Cambiamenti, Limiti di Reddito e Focalizzazione sull’Abitazione Principale

Il Superbonus ha subito numerose revisioni nel corso degli ultimi mesi, creando confusione tra i beneficiari. Inizialmente, il Superbonus permetteva di ottenere una detrazione fiscale fino al 110% e non era limitato alla sola abitazione principale. Tuttavia, la situazione è ora diversa.

Per l’anno 2023, la detrazione del Superbonus è stata ridotta al 90%, e si prevede che questa percentuale diminuirà ulteriormente negli anni a venire. Inoltre, l’accesso a questo beneficio è ora limitato da specifici requisiti di reddito e l’agevolazione è riservata esclusivamente all’abitazione principale.

Questa modifica ha generato dubbi e incertezze tra i potenziali beneficiari, portando l’Agenzia delle Entrate a fornire ulteriori chiarimenti sul provvedimento.

Detrazioni Fiscali e Condizioni per il Superbonus 2023: Guida dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha fornito delle precisazioni riguardanti la detrazione fiscale del 90% applicabile ai lavori di ristrutturazione che portano a un incremento delle prestazioni energetiche di almeno due classi. Questa detrazione sarà disponibile dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023, ma ci sono alcune condizioni da rispettare:

  • L’opera di ristrutturazione deve essere intrapresa da individui che non stanno svolgendo attività imprenditoriali, artistiche o professionali;
  • Il soggetto che richiede la detrazione deve detenere il diritto di proprietà (anche nuda proprietà) o un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione) sull’immobile;
  • L’immobile deve essere utilizzato come residenza principale;
  • Il reddito di riferimento del soggetto che sostiene la spesa (calcolato secondo le disposizioni del comma 8-bis.1 dell’articolo 119 del decreto legge 34 del 2020) non deve superare i 15.000 euro.

Per quanto riguarda la definizione di “abitazione principale” per il Superbonus 2023, si fa riferimento all’articolo 10 del Tuir, comma 3 bis. Secondo questa norma, l’abitazione principale è quella in cui la persona fisica o i suoi familiari risiedono abitualmente.

Non si tiene conto di eventuali cambiamenti nella residenza abituale se la persona è ospitata in strutture di ricovero, a meno che l’abitazione non sia stata nel frattempo affittata. Di conseguenza, la detrazione può essere richiesta anche quando i lavori sono eseguiti sull’unità immobiliare utilizzata come residenza abituale da un familiare del contribuente (coniuge, parenti fino al terzo grado e affini fino al secondo grado).

Un ulteriore aspetto da sottolineare è che per stabilire se un immobile può essere considerato come abitazione principale, non si deve fare riferimento alla situazione al momento dell’inizio dei lavori, ma a quella al termine degli stessi.

Pertanto, se inizio i lavori in un’abitazione che inizialmente non può essere considerata come residenza abituale, ma alla fine dei lavori mi trasferisco nell’immobile e inizio a viverci abitualmente, l’immobile viene comunque considerato come residenza abituale e si può usufruire delle detrazioni del Superbonus 90%. Questa precisazione è stata fornita nella circolare 13 del 2023.

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Superbonus 110 proroga unifamiliare 2023

Requisiti per usufruire della proroga

La scadenza per usufruire della detrazione al 110% per villette e unifamiliari è stata prorogata al 30 settembre 2023. Ci saranno quindi 6 mesi di tempo in più per terminare i lavori. La proroga si è resa necessaria anche a causa del rallentamento dei lavori negli ultimi mesi, anche per il ritardo nella consegna dei materiali dovuta all’incagliamento dei crediti, ad esempio. Ma attenzione, la proroga non riguarda lavori nuovi ma solo quelli che hanno raggiunto il requisito di aver effettuato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Cessioni con remissione in bonis

Tempistiche e sanzioni

Per le cessioni del credito che riguardano le spese dell’anno 2022 ci sarà più tempo, anche se si dovrà pagare una piccola ammenda. Uno degli emendamenti del Dl 11 del 2023 prevede, infatti, la possibilità di comunicare la cessione del credito anche dopo il 31 marzo 2023, pagando una sanzione di 250 euro. Per poter approfittare di questa opzione è necessario effettuare la comunicazione entro il 30 novembre 2023, ma solo se la cessione è verso banche, intermediari finanziari o società di assicurazioni. Anche se la data ultima per la cessione del credito con la remissione in bonis è il 30 novembre 2023, va ricordato che la comunicazione dell’opzione dovrà essere effettuata in concomitanza con la sanzione di 250 euro.

Remissione in bonis anche per asseverazione

Una cosa che non era ben chiara è che il contribuente potrà avvalersi della remissione in bonis (sempre entro il 30 novembre) anche per l’asseverazione di efficacia degli interventi per sismabonus e Superbonus.

Detrazione in 10 anni

Con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, molti sono stati i contribuenti a trovarsi in serie difficoltà per l’impossibilità di portare in detrazione in 4 anni nella dichiarazione dei redditi lo sconto spettante. Questo perché nella maggior parte dei casi la capienza fiscale non permette di portare in detrazione, in così poco tempo, tutto lo sconto spettante. Soprattutto per le spese che superano i 100.000 euro, quindi, solo per pochi sarebbe stato possibile recuperare l’intero sconto spettante senza cessione del credito e sconto in fattura. La via d’uscita è data dal cosiddetto spalma crediti che permette di recuperare, a scelta del contribuente, la detrazione in 10 anni sulla dichiarazione dei redditi.

Crediti d’imposta legati a superbonus, cosa significa la perdita di un anno se si sceglie la detrazione in 10 anni?

Optare per la detrazione in 10 anni richiede di rinunciare alla detrazione per il primo anno nella dichiarazione dei redditi del 2023. Usufruire di tale scelta richiede di perdere un anno.

Cosa significa? Le uniche spese detraibili in 10 anni sono quelle effettuate nel corso del 2022, che dovrebbero essere portate in detrazione a partire dalla dichiarazione dei redditi 2023. Per chi sceglie la detrazione in 10 anni, invece, non sarà possibile fruire di nessuna detrazione nel 2023, ma si potrà iniziare a fruirne nel 2024, saltando quindi un anno. Chi indica la detrazione già nel 730/2023, perde la possibilità di spalmare la detrazione in 10 anni.

 

Conversione crediti in BTP

I crediti maturati con il Superbonus possono essere convertiti in titoli di Stato da banche, intermediari finanziari e assicurazioni che hanno esaurito la capienza fiscale. Le banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazione potranno convertire i crediti eccedenti in Btp di durata almeno decennale, fino al 10% della quota annuale eccedente i crediti da superbonus già compensati.

La misura varrà per gli interventi fino al 2022 e riguarderà le emissioni effettuate dal primo gennaio del 2028.

Compensazione dei crediti

I crediti fiscali maturati con il Superbonus possono essere compensati con debiti di natura contributiva e assistenziale.

I crediti fiscali legati all’edilizia, quindi, potranno essere usati in compensazione per pagare sia debiti tributari che previdenziali e assistenziali.

Nuove Regole per l’attestazione Soa

La soglia di 516.000 euro per l’obbligo di attestazione Soa deve essere calcolata per ogni contratto di appalto e subappalto dalle ditte costruttrici.

Per bonus minori Sal facoltativi?

Si tratta di un dubbio nato dopo una sentenza della Corte di Cassazione che riguarda l’obbligo di Sal per gli interventi edilizi minori diversi dal Superbonus. In questo caso, il Sal per la liquidazione parziale in base all’avanzamento dei lavori non è un obbligo ma solo una facoltà.

Novità sconto in fattura e cessione del credito

Dalla data del 17 febbraio 2023 non è più consentito optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito per tutti gli  interventi relativi al  recupero del patrimonio edilizio; efficienza energetica; adeguamento antisismico; recupero o restauro della facciata degli edifici; installazione di impianti fotovoltaici; installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici; superamento ed eliminazione di barriere architettoniche.

Quali sono le novità per infissi e caldaie?

Resta lo stop per lo sconto in fattura e la cessione del credito, ma ci sono delle correzioni. La soluzione trovata salva i lavori per la sostituzione di infissi e caldaie, i cui i lavori siano stati fissati prima del 16 febbraio, ma non ancora iniziati, basterà dimostrare di aver pagato l’acconto entro quella data per salvaguardare lo sconto in fattura. Senza acconto è invece necessario un accordo vincolante tra le parti, attestato dal cedente o committente e dal cessionario o prestatore, con una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. La dichiarazione farebbe scattare la responsabilità penale.

Preliminari non registrati

Nei casi di bonus acquisti (sismabonus o bonus al 50%) senza un preliminare firmato alla data del 17 febbraio 2023, con il decreto cessioni,  sparisce la richiesta del preliminare e resta, invece, la data di presentazione del titolo abilitativo. Essa deve essere stata fatta prima del 17 febbraio per poter godere ancora di cessione del credito e sconto in fattura.

Per quali lavori resta lo sconto in fattura?

La cessione del credito e il conseguente sconto in fattura sono di fatto come già spiegato sopra cancellati. Ma durante l’esame in commissione sono stati ripristinati per alcuni casi particolari.

Niente sospensione dello sconto in fattura per:

  • il bonus barriere architettoniche,
  • per gli immobili danneggiati da terremoti successivi al primo aprile 2009,
  • per le zone colpite dall’alluvione nelle Marche,
  • per le onlus,
  • per le case popolari e per la riqualificazione urbana.

Lavori aggiuntivi in corso d’opera

Per i lavori aggiuntivi inseriti in un progetto già iniziato, si considera la prima Cilas per determinare la scadenza del 16 febbraio e non  quelle successive per i lavori aggiuntivi.

Cessione dei crediti e lo scudo antiresponsabilità potenziato

Lo scudo anti responsabilità, ovvero  l’esclusione dalla responsabilità solidale tra cedente e cessionario diventa applicabile a tutti i cessionari che acquistano i crediti d’imposta da una banca, una società di un gruppo bancario o una quotata. Questa misura è stata prevista per contenere il fenomeno dei “crediti incagliati”.

Lo scudo anti responsabilità è stato potenziato, ampliando la platea di soggetti tra chi cede e chi compra il credito. In particolare,  potranno utilizzare questo scudo, non solo le imprese edili ma anche i tecnici abilitati, gli studi professionali e gli intermediari finanziari. Inoltre, nel decreto sono specificati i casi in cui l’utilizzo dello scudo non è ammesso, ad esempio in presenza di violazioni della normativa ambientale o di sicurezza sul lavoro.

 

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.