Superbonus esodati: problemi crediti incagliati, soluzioni e verità

Superbonus esodati: problemi crediti incagliati, soluzioni e verità

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Problema degli esodati del Superbonus

Il Superbonus è un incentivo che ha generato molte aspettative ma anche molte difficoltà. In particolare, si è creata una categoria di persone, gli esodati, che hanno avviato lavori di ristrutturazione del proprio immobile, spesso la prima casa, senza riuscire ad arrivare in fondo. Questo a causa dell’impasse sul mercato della cessione dei crediti e dei continui cambi di regole.

Le proteste e le possibili soluzioni in discussione

Le molte proteste che si sono susseguite in questi mesi hanno portato alla luce la necessità di un intervento normativo. Il ministero dell’Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, è al centro delle discussioni. Sono emersi i primi elementi di un intervento allo studio del Mef: si parla di soluzioni mirate e selettive per venire incontro alle istanze dei cittadini, imprese e professionisti rimasti con crediti bloccati o senza possibilità di cessione.

Il ministero dell’Economia ha mostrato ascolto e disponibilità a trovare soluzioni mirate e non generalizzate sui crediti incagliati. Una delle ipotesi al vaglio dei tecnici è quella di tutelare in particolare chi aveva avviato i lavori o inviato la Cilas o deliberato in condominio prima della stretta sulle cessioni varata già con il Governo Draghi all’inizio del 2022.

Le misure allo studio

L’obiettivo è garantire il legittimo affidamento di chi in totale buona fede aveva avviato lavori con la speranza di utilizzare lo sconto in fattura o della cessione del credito. Gli esodati hanno quindi  chiesto misure di protezione sul fronte civilistico. Una sorta di moratoria per bloccare azioni, fallimenti e pignoramenti.

Nuove tutele per chi era in buona fede

Le nuove tutele sono rivolte a chi era in buona fede e aveva avviato i lavori prima della stretta sulle cessioni. L’intervento in questione sarebbe ‘asistematico’, nel senso che rappresenterebbe un’eccezione circoscritta sia nel tempo che nel pubblico di riferimento.

La richiesta di una nuova proroga

L’incontro è stato anche l’occasione per i partecipanti per portare anche altre richieste al Governo. Ad esempio, la proroga dei lavori già in corso sui condomìni. Dopo i problemi di questi mesi sulla monetizzazione dei bonus casa, molti cantieri avranno difficoltà a centrare la scadenza di fine 2023.

La posizione degli esodati del Superbonus

Nonostante le difficoltà, è importante sottolineare che non esistono “esodati superbonus truffati dallo Stato”. Sin dalle norme del decreto “Rilancio” (DL 34/2020, Governo Conte II), che hanno introdotto per la prima volta la possibilità “generalizzata” di optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito d’imposta corrispondente alle detrazioni edilizie, la normativa non ha mai previsto un intervento diretto dello Stato, o anche solo una garanzia da parte dello Stato, ai fini della certezza di ottenere la “monetizzazione” dei bonus edilizi mediante l’acquisto dei crediti d’imposta.

La normativa e le modifiche nel tempo

Le modifiche apportate alla disciplina delle opzioni a partire dall’inizio del 2022 (Governo Draghi) hanno semplicemente posto un limite al numero di cessioni consecutive possibili per un singolo credito d’imposta, senza alterare la struttura originaria della normativa, concepita dai redattori del decreto ‘Rilancio’ (Governo Conte II) come un’opportunità tra privati, non un diritto garantito dallo Stato.

La cattiva politica e i contribuenti truffati

Esistono però “contribuenti truffati dalla cattiva politica”, nel senso che, per lo meno sino all’emanazione del DL 16 febbraio 2022 n. 4 (Governo Draghi). Quest’ultima, abrogò la possibilità di numero illimitato di cessioni consecutive effettuabili di un medesimo credito d’imposta, introducendo limiti al numero massimo di cessioni consecutive. La vecchia norma che dava la  possibilità illimitata di cedere consecutivamente un medesimo credito d’imposta era stata presentata dal Governo Conte II, e a livello di comunicazione politica, dava una sorta di garanzia implicita per tutti di poter cedere i propri crediti d’imposta.

Le misure eccezionali e asistemiche per esodati superbonus

I “contribuenti superbonus truffati dalla cattiva politica”, rispetto ai quali può essere valutata l’adozione di misure eccezionali e asistemiche, sono in ogni caso quelli e soltanto quelli che hanno deliberato l’approvazione di lavori (nel caso di condomìni), assunto impegni contrattuali e depositato CILAS entro il 16 febbraio 2022.

Crediti incagliati, la posizione dei committenti e delle imprese appaltatrici

Chiunque abbia approvato lavori (nel caso di condomini), preso impegni contrattuali e depositato la CILAS dopo tale data, lo ha fatto in un contesto in cui era già noto che la ‘monetizzazione’ dei bonus edilizi attraverso l’acquisto dei crediti d’imposta non poteva essere considerata una certezza, a meno che non ci fosse già un terzo che avesse garantito il proprio impegno all’acquisto una volta maturato il credito d’imposta.

In definitiva, la questione del Superbonus è complessa e richiede attenzione e comprensione. Nonostante le difficoltà, è importante non cadere in facili semplificazioni e capire che la soluzione richiede un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti.

 

 

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.