Il colesterolo, un componente essenziale del corpo, aiuta a mantenere l’integrità delle membrane cellulari. Aiuta anche a sintetizzare ormoni, vitamina D e altre importanti sostanze cellulari. Nel corpo, circa il 23-25% del colesterolo totale si trova nelle cellule del cervello. Qui, aiuta ad arricchire la guaina mielinica, che copre le cellule nervose ed è importante nella conduzione e trasmissione del segnale nervoso. Questa trasmissione è necessaria per coordinare le funzioni corporee, come camminare e parlare.
I danni alla guaina mielinica possono rallentare o ridurre le trasmissioni, causando problemi neurologici. Recentemente, i ricercatori hanno iniziato a studiare il motivo per cui specifiche condizioni neurodegenerative provocano la perdita di guaine mieliniche protettive ricche di colesterolo.
Malattie neurodegenerative e colesterolo: la nuova ricerca
I ricercatori della Yong Loo Lin School of Medicine dell’Università Nazionale di Singapore hanno recentemente scoperto che in assenza di una proteina chiamata proteina legante il DNA della risposta transattiva (TDP-43), le cellule cerebrali non possono mantenere le guaine mieliniche protettive. La loro ricerca rivela che la proteina TDP-43, coinvolta in condizioni come la sclerosi laterale amiotrofica e la demenza frontotemporale, influenza il metabolismo del colesterolo nel cervello. Ha anche dimostrato che la sintesi e l’assorbimento del colesterolo svolgono un ruolo vitale nella formazione della guaina mielinica.
Shuo-Chien Ling, uno degli autori dello studio, ha spiegato a Medical News Today perché ha deciso di indagare sui legami tra TDP-43 e il metabolismo del colesterolo: “Abbiamo studiato il legame tra TDP-43 e metabolismo del colesterolo sulla base dei dati sperimentali che abbiamo ottenuto dal nostro lavoro passato su topi con TDP-43“. Gli oligodendrociti proteggono e mielinano i neuroni, migliorando di conseguenza la velocità di trasmissione.
“In particolare, abbiamo scoperto che i topi con oligodendrociti privi di TDP-43 sviluppano fenotipi neurologici progressivi che portano alla letalità precoce. Questi fenotipi sono stati accompagnati dalla morte degli oligodendrociti e dalla progressiva perdita di mielina“, ha aggiunto. Lo squilibrio nella regolazione del colesterolo è una caratteristica comune associata a condizioni neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. In un podcast, il Dr. Keith Josephs, consulente del Dipartimento di Neurologia presso la Mayo Clinic di Rochester, MI, spiega: “Il TDP-43 è ora una delle proteine che devono essere prese di mira come un potenziale trattamento dell’Alzheimer, che è una condizione neurodegenerativa. Non credo che saremo in grado di curare il morbo di Alzheimer senza affrontare il TDP-43“, aggiunge.
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