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Emergono particolari shock sulla morte di Noemi Durini (15 anni) la ragazzina di Specchia (Lecce) uccisa brutalmente lo scorso anno. Principale accusato del suo omicidio è l’ex fidanzato Lucio Marzo (18) abitante ad Alessano. Pare che la ragazzina fosse ancora viva mentre il suo assassino seppelliva il suo corpo sotto le pietre. Noemi, mentre andava incontro al suo fatale destino, avrebbe chiesto a Lucio: ‘Che c…. stai facendo?’. Il Marzo confessò l’omicidio della Durini 10 giorni dopo la morte di Noemi, per poi ritrattare tutto in tempi recenti, tramite una lettera scritta in carcere e consegnata lo scorso 3 Gennaio alla polizia penitenziaria. Secondo la nuova versione del giovanissimo, l’esecutore materiale dell’omicidio sarebbe stato un suo amico 49enne.
Noemi Durini era ancora viva mentre veniva seppellita?
Al momento non è possibile rispondere con certezza a tale quesito. Il tutto dipenderà dai risultati delle prossime indagini. Certo, a far scaturire il dubbio sono alcune domande che gli esperti (nominati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minori Ada Colluto) hanno posto al ragazzo. A far sospettare il macabro scenario è il passaggio seguente:
Consulenti: ‘Perché le mettevi le pietre sopra?’
Lucio Marzo: ‘Per nasconderla’
Consulenti: ‘Ma se lei era viva, cosa dovevi nascondere?’
A quel punto Lucio Marzo non ha più risposto, dando l’impressione di essere disorientato. Secondo gli esperti, il confronto aveva preso una piega diversa rispetto a quella che il 18enne forse aveva in mente. Prima dei colloqui con i consulenti del Tribunale dei minori, il Marzo aveva chiesto che venisse letta la lettera che avrebbe in seguito consegnato agli inquirenti. In tale missiva, Lucio ha cercato di scaricare tali gravissime colpe su qualcun altro. Chi sarebbe costui?
Noemi Durini: e se l’assassino fosse un altro?
Secondo la nuova versione di Lucio Marzo, ad uccidere Noemi Durini sarebbe stato un uomo di 49 anni. Lucio avrebbe colpito per primo la fidanzata, ma quest’ultima sarebbe stata ancora viva comunque. I consulenti hanno dunque chiesto al Marzo come potesse essere sicuro di questo particolare, il giovane ha cercato di rispondere alla domanda così: ‘Lo so … diceva che cogl…. che cogl‘. E poi ancora: ‘Che mi hai fatto, che mi hai fatto‘. Al Marzo è stato chiesto in seguito perché avesse coperto Noemi con delle pietre se era ancora viva. Lucio ha risposto: ‘Qui esce fuori che io la picchiavo ogni giorno. Ero schiavo della situazione, forse non ci siamo capiti. Non pensavo mai che succedesse questo’.