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Nell’ultima puntata del noto programma Mediaset Quarto Grado, Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi si sono occupati del caso di omicidio di Noemi Durini (16 anni al momento della morte), la ragazzina di Specchia (Lecce) barbaramente uccisa dal fidanzatino Lucio Marzo (17). Per l’occasione è stata intervistata un’amica della 16enne, Antonella, la quale ha fornito alcune informazioni circa il loro rapporto. E’ importante sapere che tra la famiglia di Noemi e del suo ragazzo non correva buon sangue e per i genitori del Marzo, il suo fidanzamento con la Durini rappresentava un vero e proprio ‘cancro’. Non a caso, il padre di Lucio, Biagio Marzo, è al momento indagato per sequestro di persona.
Quarto Grado, omicidio Noemi Durini: le dichiarazioni di Antonella
Nella puntata di Quarto Grado del 22 Settembre, sono state rese note le dichiarazioni di Antonella, amica di Noemi Durini. La donna conosce molto bene la famiglia della giovanissima vittime e trattava quest’ultima come una figlia, tanto da portarla al mare con lei in alcune occasioni. ‘Le piaceva stare con me’ ha detto Antonella. Talvolta a Noemi le veniva chiesto di tornare a casa da sua madre. ‘Perché, giustamente, no? E’ mamma tua, ti ha cresciuta’ ha spiegato Antonella all’inviata di Quarto Grado.
Alla donna è stato chiesto in seguito se Noemi fosse solita confidarsi con lei, la risposta è stata: ‘No, non tanto, mi diceva soltanto che con quel ragazzo (Lucio nda) si era lasciata e non lo frequentava più. Però poi lui la chiamava continuamente al telefono…’. Antonella ha visto Noemi per l’ultima volta, giusto qualche giorno prima della sua scomparsa. ‘Domenica mi ha telefonato sua madre – ha detto l’amica della Durini – io stavo al mare con i miei famigliari e mi ha chiesto se Noemi fosse con me, ma io le ho risposto di no. Le ho chiesto dunque il perché e lei mi ha detto di essersi alzata alle 8:00 e di non averla vista a casa’. In seguito, l’intervistante ha chiesto ad Antonella se Noemi le avesse mai confidato qualche tipo di malessere o di problema con il suo ragazzo, ecco la risposta: ‘Sì, mi diceva che il ragazzo le alzava le mani, però non più di tanto’.