Nuovo governo in fase di definizione. Dopo aver archiviato con successo la pratica dell’elezioni dei Presidenti di Camera e Senato si guarda alle Consultazioni. Al Quirinale inizieranno molto probabilmente la prossima settimana, anche se il giorno non è sicuro. Il centrodestra, che è riuscito in due giorni a completare con successo le due votazioni, è minato al suo interno dai dissidi interni in Forza Italia. Se Lega e FdI ritrovano l’alleanza rinforzata ora è Silvio Berlusconi a recriminare, specie dopo l’elezione di La Russa. E alcuni forzisti propongono di andare da soli alle Consultazioni.
Verso il nuovo governo: le ultime notizie
Con l’elezione dei presidenti di Senato e Camera ora il centrodestra sembra aver messo da parte alcuni ostacoli. E può così andare verso l’importante appuntamento delle consultazioni con il Capo dello Stato. Ma l’elezione di Ignazio La Russa non è filata liscia. Nonostante i numeri gli abbiano dato retta è stata decisiva l’opposizione. Ed è stato poi impossibile notare l’irritazione di Silvio Berlusconi in Aula, il quale ha detto al Corriere della Sera che la trattativa per Licia Ronzulli ministro è finita.
Dal pomeriggio di ieri si parla di possibile assenza di unità alle consultazioni. C’è chi parla di Forza Italia in solitaria da Sergio Mattarella e non compatta con il resto della coalizione. Ipotesi, per il momento, riportate da molti giornali e magazine che sono un segnale di allarme per la compattezza della coalizione.
La tentazione di Forza Italia
Meloni per ora non dà peso alla questione di Forza Italia e la giudica una questione secondaria. Nel partito di Berlusconi però i malumori ci sono e sono emerse durante l’elezione di La Russa, quando sedici senatori non hanno preso parte al voto. Secondo fonti interne a FI riportata dall’Ansa infatti si valuta se andare da soli al Quirinale per le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Queste inizieranno la prossima settimana, a partire dal prossimo 20 ottobre, anche c’è chi non esclude la data del 19.
Nel partito dell’ex premier il malcontento è diventato palese quando il candidato del centrodestra è diventato in via ufficiale Ignazio La Russa. Così hanno deciso di non prendere parte al voto. “l rischio è che tale disagio potrebbe incidere mercoledì prossimo sulle scelte delle nomine che ci saranno per l’ufficio di presidenza» dicono allarmati alcune fonti del partito. Nel partito, come riporta anche il Corriere della Sera, ci sono i falchi tentati dall’ipotesi di andare da soli da Mattarella e le colombe che puntano invece all’unità della coalizione.