NVIDIA compra ARM per 40 miliardi di dollari: è ufficiale

NVIDIA compra ARM per 40 miliardi di dollari: è ufficiale

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Proprio come ci aspettavamo, NVIDIA ha appena annunciato che acquisterà la società di progettazione di semiconduttori ARM per 40 miliardi di dollari. L’accordo renderà NVIDIA una presenza ancora più ampia nel mobile computing. Porteranno la loro tecnologia AI su piattaforme come smartphone, PC e auto a guida autonoma. NVIDIA, dunque, compra ARM. Quest’ultima, nel frattempo, riceverà ancora più supporto per gli sforzi di ricerca e sviluppo, nonché l’accesso all’intera suite di prodotti NVIDIA. E per consolidare il suo impegno, NVIDIA afferma che costruirà un supercomputer AI alimentato da CPU ARM presso la sede dell’azienda di Cambridge.

NVIDIA compra ARM: contratto multimiliardario

L’intelligenza artificiale è la forza tecnologica più potente del nostro tempo e ha lanciato una nuova ondata di computer“, ha affermato in una nota Jensen Huang, CEO di NVIDIA. “Negli anni a venire, trilioni di computer con intelligenza artificiale creeranno un nuovo “Internet of Things“. Parliamo di una rete migliaia di volte più grande dell’attuale “Internet of People“. La nostra combinazione creerà un’azienda favolosamente posizionata per l’era dell’IA“.

Sebbene tu possa pensare che NVIDIA sarebbe pronta a mantenere la tecnologia ARM per sé, le aziende hanno confermato che ARM manterrà il suo modello di licenza aperta e la neutralità con i clienti esistenti. Naturalmente, questo apre la porta a progetti ARM che implementano anche la tecnologia NVIDIA, in particolare le sue GPU. Ciò offre a NVIDIA un vantaggio che il suo concorrente grafico AMD non ha. Potremmo avere in un futuro non troppo lontano dei progetti di chip futuri davvero selvaggi, ed eccezionalmente prestanti.

Entrambi i consigli di amministrazione di NVIDIA e ARM hanno già approvato l’acquisizione e le società si aspettano che la transazione si concluda entro 18 mesi. E, naturalmente, dovrà passare l’approvazione normativa negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’UE e in Cina. Serve più tempo dal punto di vista burocratico, che dal punto di vista organizzativo delle aziende stesse.

 

Fonte immagine copertina: Pixabay

 

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Autore dell'articolo: Francesco Menna

Mi chiamo Francesco, classe 96. Laureato in Ingegneria Meccanica e studente alla magistrale di Ingegneria Meccanica per l'Energia e l'Ambiente alla Federico II di Napoli. Passione sfrenata per tutto ciò che ha un motore e va veloce. Per info e collaborazioni inviare una mail a framenna96@gmail.com