Organi in vitro: Nuova Era della Ricerca Medica

Condividi su:

 

Organoidi: La Nuova Frontiera della Ricerca Scientifica

Gli organoidi sono strutture tridimensionali che rappresentano una delle più promettenti frontiere nella ricerca scientifica. Questi modelli, pur essendo meno complessi degli organi  del corpo umano, offrono una rappresentazione più accurata rispetto alle colture cellulari tradizionali.

“Gli organoidi non sono dei veri e propri organi, ma delle strutture molto piccole, dei minuscoli insiemi di cellule che gli scienziati considerano la nuova frontiera della medicina.”

Contributo dell’Università di Siena alla Comprensione degli Organoidi

Recentemente, un team di ricercatori dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Università Heinrich Heine di Dusseldorf, ha pubblicato uno studio su Nature Protocols che getta luce sui meccanismi di sviluppo degli organoidi.

“Lo studio, a cui hanno preso parte i ricercatori Giuliano Callaini e Maria Giovanna Riparbelli del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena, fa capo a Jay Gopalakrishnan dell’Università Heinrich Heine di Dusseldorf (Germania).”

Il Ruolo degli Organoidi nella Medicina Personalizzata

Gli organoidi possono svolgere un ruolo cruciale nella medicina personalizzata. Queste strutture possono aiutare gli scienziati a comprendere come gli organi interagiscono con vari farmaci e trattamenti, offrendo così una visione più chiara su come somministrare terapie più precise e personalizzate ai pazienti.

“Gli organoidi possono essere utilizzati per individuare nuovi biomarcatori, fare screening di nuovi farmaci e stabilire, in futuro, la terapia migliore da somministrare a un paziente, nell’ottica di una medicina sempre più precisa e personalizzata.”

Metodologia Sperimentale e Vescicole Ottiche

Una delle principali scoperte dello studio è stata la capacità di indurre il differenziamento neurale in cellule staminali pluripotenti, portando alla formazione di organoidi cerebrali che sviluppano vescicole ottiche.

“In questo articolo gli autori della ricerca hanno indotto il differenziamento neurale in cellule staminali pluripotenti indotte ottenendo neurosfere che, in determinate condizioni sperimentali, si organizzano a formare organoidi cerebrali che successivamente sviluppano vescicole ottiche.”


Link alla ricerca pubblicata su Nature Protocols: https://www.nature.com/articles/s41596-023-00814-x

Immagine di wirestock su Freepik 


 

 

 

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere informato iscriviti al nostro Canale Telegram o
seguici su Google News
.
Inoltre per supportarci puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, se vuoi
segnalare un refuso Contattaci qui .


Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.