Importanti scoperte riguardano alcune cellule staminali intelligenti che sarebbero in grado di curare i muscoli. Ma anche ossa, cartilagini e vasi sanguigni a seconda delle esigenze. Dunque, gli scienziati hanno sviluppato una cellula staminale umana unica nel suo genere poiché sembra essere in grado di riparare e curare i danni presenti in qualsiasi parte del corpo.
Cellule staminali intelligenti: vicini a nuove cure?
I nuovi studi sembrano aver interessano le cosiddette cellule staminali intelligenti. Queste erano inizialmente normali cellule adipose umane. In seguito sono state riprogrammate attraverso l’utilizzo di alcuni farmaci antitumorali. Tali farmaci hanno privato le cellule della loro identità. Dunque sono tornate in cellule staminali multipotenti. Queste sono state in grado di adattarsi all’ambiente circostante in un modello cosiddetto murino. Ciò è quanto emerso dalla ricerca pubblicata nei giorni scorsi sulla rivista Science Advances.
Ovviamente, sono stati effettuati primi test sui topi. Dunque, dopo essere state iniettate negli animali, le cellule umane in condizioni normali rimanevano dormienti. Non era presente quindi alcuna crescita indesiderata. Ma se i topi venivano feriti, le cellule si adattavano rapidamente alla lesione specifica. Infatti, sono state in grado di sostituire le cellule dei muscoli, delle ossa, della cartilagine e dei vasi sanguigni. In un comunicato stampa, è intervento l’autore della ricerca. Avani Yeola, nonché ricercatore di cellule staminali presso l’Università del New South Wales, ha affermato:
“Le cellule staminali hanno agito come camaleonti. Hanno seguito i segnali locali per fondersi nel tessuto che richiedeva la guarigione”.
Gli scienziati che hanno lavorato allo studio immaginano trattamenti futuri in cui le cellule adipose di un paziente umano potrebbero essere rimosse e convertite in cellule staminali. Dunque, dovrebbero successivamente essere iniettate nel sito di una lesione o di una malattia. Ovviamente la strada è ancora lunga. “Sebbene questi risultati siano molto eccitanti, terrò sotto controllo la mia eccitazione fino a quando non lo trasmetteremo ai pazienti”. Queste le parole di Chandrakanthan. Successivamente Yeola ha affermato che “queste cellule staminali sono diverse da tutte le altre attualmente in fase di valutazione negli studi clinici”.
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