Pd furioso per il comizio di Salvini su Raiuno

Pd furioso per il “comizio” di Salvini su Raiuno

 

ROMA – Il Pd è furioso per il “comizio” di Salvini andato in onda ieri sera su Raiuno durante l’intervallo della partita Juventus-Roma di Coppa Italia. Al leader della Lega, infatti, è toccato il compito di pubblicizzare l’imminente puntata di “Porta a porta” senza però la consueta presenza del conduttore Bruno Vespa.

L’ex ministro dell’Interno, in sostanza, parlava da solo, senza alcun contraddittorio. Ecco cosa ha dichiarato il vice capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Michele Bordo:

“È stato trasmesso uno spot elettorale, perché di questo si tratta, a Matteo Salvini sul voto in Emilia-Romagna. Nella Rai pagata con i soldi degli italiani mai si era arrivati a questo livello con un servizio pubblico piegato all’arroganza del potere. I cittadini pagano il canone e gli stipendi dei manager della Rai per servire gli interessi generali e non quelli della Lega di Matteo Salvini. Non c’è altro tempo da perdere, se ne vadano tutti a casa per evitare l’agonia del servizio pubblico”.

Pd furioso per il “comizio” di Salvini su Raiuno

Sulle stesse posizioni anche il segretario Dem Nicola Zingaretti:

“A Salvini consentito dalla Rai un solitario comizio durante l’intervallo della partita Juventus-Roma in piena campagna elettorale per l’Emilia Romagna. Mai così in basso, altro che libertà e autonomia e lo chiamano servizio pubblico”.

Protesta altresì il vice presidente dei senatori Pd, Mirabelli:

“Quello che è avvenuto nell’intervallo di Juve-Roma è assolutamente inaccettabile. Si è permesso su Rai 1 uno spot elettorale per Salvini. È vergognoso che il servizio pubblico, che ricordo a tutti risponde ai cittadini e non alla Lega, si comporti in questo modo. Mi auguro che i vertici aziendali vogliano intervenire e spiegare agli utenti i motivi di questa sottomissione a Salvini”.

Infine il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria e all’informazione, Andrea Martella:

“Quanto sta accadendo in Rai preoccupa chi ha a cuore gli interessi del servizio pubblico, il pluralismo e le garanzie di un’informazione corretta”.

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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