Stile di vita e prevenzione delle malattie infiammatorie intestinali

 

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Cosa si intende per malattie infiammatorie intestinali?

Le malattie infiammatorie intestinali (in inglese Inflammatory Bowel Disease – IBD) sono delle condizioni croniche che vanno gestite nel tempo. L’eziologia è sconosciuta e non esiste un vero e proprio trattamento risolutivo per queste condizioni. E dunque per la gestione della patologia è fondamentale la prevenzione e successivamente dopo la diagnosi il trattamento dei sintomi.

Le malattie infiammatorie croniche intestinali causano infiammazione e danni all’apparato gastrointestinale. In questa categoria rientrano il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. I soggetti affetti possono manifestare vari sintomi, tra cui dolore addominale, diarrea a volte sanguinolenta, nausea e vomito. I sintomi delle malattie infiammatorie intestinali dipendono dalla gravità del quadro clinico e dal tipo di patologia osservata.

I ricercatori stanno continuando a lavorare per capire come lo stile di vita possa avere un ruolo nello sviluppo e nella prevenzione di queste condizioni.

Uno studio su stile di vita e malattie infiammatorie intestinali

Un nuovo studio prospettico di coorte, pubblicato sulla rivista Gut, ha analizzato gli effetti dell’aderenza a un determinato stile di vita in presenza di malattie infiammatorie intestinali. In particolare i ricercatori si sono chiesti se queste patologie potessero essere prevenute modificando alcuni fattori legati allo stile di vita.

Il team di ricerca ha creato dei punteggi di rischio modificabile per i partecipanti in base alla loro capacità di aderire a questo stile di vita. Ad esempio, sono stati esaminati fattori come il fumo, l’indice di massa corporea (BMI), l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e i livelli di attività fisica. I ricercatori hanno anche valutato fattori dietetici come il consumo di carne rossa, di frutta e verdura e l’assunzione di fibre. I fattori specifici inclusi dipendevano dal tipo di patologia. I partecipanti hanno ricevuto anche dei punteggi basati sull’adesione a uno stile di vita sano.

Le analisi hanno mostrato che bassi punteggi di rischio modificabile potrebbero prevenire quasi il 43% dei casi di malattia di Crohn e oltre il 44% dei casi di colite ulcerosa. Hanno inoltre stimato che seguire uno stile di vita sano potrebbe prevenire circa il 61% dei casi di malattia di Crohn e circa il 42% dei casi di colite ulcerosa.

La ricerca non si ferma

Lo studio in questione presenta alcune limitazioni. Prima di tutto, l’età media della popolazione osservata alla diagnosi era più avanzata rispetto a quando una malattia infiammatoria intestinale si manifesta tipicamente. Per questo motivo, le modifiche dello stile di vita potrebbero non essere altrettanto efficaci nel prevenire i casi di malattia ad esordio precoce, in cui la genetica potrebbe essere maggiormente coinvolta. I ricercatori non hanno esaminato altri fattori come l’inquinamento e lo stato socioeconomico, perchè difficilmente modificabili. In realtà però sono elementi che potrebbero avere qualche effetto. Inoltre non esistevano dati su altri fattori potenzialmente influenti come lo stress. Il rischio di confusione dunque è molto alto per via di questi elementi non considerati.

Sulla base del campione studiato, delle future ricerche potrebbero includere più soggetti provenienti da paesi non occidentali e più partecipanti. Sono inoltre necessarie ulteriori informazioni per aiutare a determinare una vera relazione causale tra questi fattori legati allo stile di vita e l’insorgenza di malattie infiammatorie intestinali.

 

Fonte: Lifestyle factors may help prevent many inflammatory bowel disease cases 

Fonte immagine: Pixabay

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Autore dell'articolo: Eliana Pellegrino