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Confagricoltura esprime preoccupazione riguardo alla proposta di aumentare i livelli di residui di Triciclazolo per le importazioni di riso e invita il Governo italiano a intervenire.
Un Voto a Favore della Produzione Nazionale
La proposta della Commissione Europea di aumentare il livello massimo di residui di Triciclazolo per le importazioni di riso non ha ottenuto la maggioranza qualificata nel Comitato permanente. Questo è un risultato positivo per le produzioni italiane, come sottolinea il presidente della Federazione nazionale di Prodotto Riso di Confagricoltura, Giovanni Perinotti. Tuttavia, Confagricoltura auspica che il Governo italiano, in particolare il Ministero della Salute, continui ad adottare tutte le azioni possibili per contrastare l’adozione di questa misura a livello europeo.
Il Rispetto dei Vincoli Europei
In Europa, l’utilizzo del Triciclazolo è vietato, ma la proposta della Commissione prevede un aumento della soglia di tolleranza a 0,09 mg/Kg per le importazioni di riso. Questo solleva preoccupazioni da parte di Confagricoltura, poiché favorirebbe l’importazione di riso da Paesi che non sono soggetti agli stessi vincoli produttivi dell’UE. Ciò metterebbe a rischio il principio di reciprocità per garantire la sicurezza alimentare e costituirebbe una grave minaccia per la competitività delle imprese italiane nel settore.
L’Importanza del Settore Riso in Italia
L’Italia è il principale produttore europeo di riso, con circa 218.000 ettari coltivati e oltre il 50% della produzione all’interno dell’Unione. Pertanto, Confagricoltura accoglie con favore il voto del Comitato permanente e invita il Governo italiano a mantenere alta l’attenzione su questa questione. È fondamentale proteggere un settore così importante e rappresentativo per l’agroalimentare italiano.