Roma botti di Capodanno con il dramma che li ha accompagnati. Una vecchia usanza che, come al solito, provoca dolore anche agli esseri umani oltre agli animali.
Quest’anno si è assistito ad una vera e propria strage di uccelli, con centinaia di esemplari trovati morti nella zona attorno alla stazione Termini.
In particolare la zona interessata è stata piuttosto ampia. Ha incluso via Cavour, per passare a piazza Esedra e finire in via Nazionale.
Le immagini della strage hanno fatto subito il giro dei social. La prima ipotesi riguarda il disorientamento e lo spavento che ha colpito gli uccelli. Essi hanno finito per reagire in maniera disordinata, schiantandosi in strada, contro le finestre o addirittura contro i cavi dell’alta tensione.
Nonostante i divieti della sindaca Raggi, la quale ha imposto tramite un’Ordinanza il rifiuto di sentire botti per il fine anno, i romani hanno comunque agito come loro comodo.
Roma botti di Capodanno, le aziende che vendono petardi andrebbero riconvertite
L’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, non fa che ripetere ogni anno l’inutilità della vendita dei petardi. Il presidente della stessa Organizzazione, Massimo Comparotto, afferma come queste aziende non dovrebbero più esistere. ma essere riconvertite in attività più utili:
“Ogni anno non facciamo che ripeterlo: la vendita di petardi e fuochi d’artificio va vietata e le aziende riconvertite. Le ordinanze sono inutili, di fatto i controlli non esistono e ogni anno contiamo centinaia di esemplari morti e feriti tra la fauna selvatica e tanti animali domestici feriti o smarriti a causa dei botti e della distrazione dei proprietari. È tempo che il legislatore rimedi a tale scempio che colpisce anche gli umani. È questione di salute, ordine pubblico e, soprattutto, di civiltà”.
Il legislatore deve essere più presente, proporre soluzioni efficaci a debellare questa piaga. In ogni periodo finale dell’anno ci ritroviamo a fare le stesse riflessioni, gli stessi ragionamenti su come debellare questo serio problema.
In definitiva la politica non raccoglie le sue energie e non propone idee utili al riguardo.
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