Salvini scende in piazza
Manifestazione a Roma della Lega con il leader Matteo Salvini in grande spolvero. Alle 11, puntuale, si presenta sul palco con la felpa della Polizia di Stato. Prova a caricare il suo popolo e parte con: “Ce la metteremo tutta per far tornare l’Italia grande!”. Poi dopo il suo intervento, lascia spazio agli altri ministri del suo partito.
Citazioni riprese da grandi leader e non solo
Ma a lui è riservato il gran finale. Torna sul palco alle 12.20 sulle note di “Vincerò” della Turandot di Puccini. Grande spettacolo, mano sul cuore, e inno mentre il leader viene avvolto dai fumogeni. E pronuncia un discorso che tiene lontano ogni tipo di polemica. Chiede unità, e dice: “La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche, questa è una piazza di amore e di speranza. La lasciamo ad altri la violenza. Le forze dell’ordine -precisa- con la Lega in Piazza sono disarmate e sorridenti. Martin Luther King diceva che per farsi nemici basta dire quello che si pensa. A noi necessita unità e concordia”. Cita Giovanni Paolo II e De Gasperi. Poi continuamente cita Dio, il Santo Natale e il Santo Presepe, con grande slancio.
Il governo
Assicura di voler governare con il massimo impegno. Anche se non risparmia il classico attacco all’Europa, quello che definisce delle percentuali. Poi chiede di poter andare a trattare con l’Ue, non come ministro ma a nome di quasi 60 milioni di italiani. Loro hanno la volontà di lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Poi non risparmia l’attacco ai cosiddetti poteri forti, e dice: “Siamo nel giusto se loro sono contro di noi”. Ringrazia Di Maio e i Cinquestelle. Ma poi precisa: “Questo governo non introdurrà alcun tipo di tassa”. Chiosa poi evocando Papa Francesco, e il suo omaggio alla statua dell’Immacolata in piazza di Spagna.