Condividi su:
La Tav accende nuove scintille nel Governo. Nel Movimento 5 Stelle c’è chi, come il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Buffagni, parla già di crisi aperta: “Cosa stia succedendo è chiaro, non è che ci sia da aprire una crisi, la crisi è già aperta, finalmente”. “I giornali nei giorni scorsi – ha aggiunto il Sottosegretario – ne avevano parlato, noi dicevamo che non n sapevamo niente. Adesso un po’ di difficoltà c’è, lo diciamo apertamente”.
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini minimizza (“Col buon senso si risolve tutto”), ma le posizioni tra i due schieramenti di Governo si allontanano. Da un lato per il vice premier leghista “il tunnel sarà lì anche l’8 giugno, la scelta va fatta”; dall’altra Luigi Di Maio non cede terreno e tira in ballo il premier: “Quando su tre, due la pensano in un modo, io e Conte, poi non decide solo uno, altrimenti avremo problemi in futuro”.
[adrotate banner=”37″]
Tav scontro Lega-M5S, SALVINI: “I BANDI DEVONO PARTIRE”
“Ho sempre lavorato per riavvicinare le posizioni, devono partire i bandi per la Tav, a me interessa quello”, ha affermato Salvini. Sul Governo è sicuro: “andrà avanti e sono contento di quanto ha fatto in questi nove mesi, ma ci sono ancora tante cose da fare”. Ma sulla Tav ha ribadito che “Lega non firmerà nessun provvedimento per bloccare l’opera: bisogna scegliere, non si può sempre rimandare”.
Tav scontro Lega-M5S, DI MAIO: “L’OPERA VA RIDISCUSSA”
“L’obiettivo è che ci sia un accordo, la questione è politica. E’ chiaro che stiamo parlando di qualcosa di più grande che e’ il destino del governo, inevitabilmente sarà un weekend di lavoro”. Lo afferma Il vice premier Luigi Di Maio, aggiungendo che “parliamo dei soldi degli italiani da investire per un’opera in cui ci si dice che sono più costi che i benefici allora prima ridiscuti l’opera e poi vincoli soldi”.