Scoperto un nuovo pianeta

Scoperto un nuovo pianeta simile a Nettuno

 

Scoperto un nuovo pianeta simile a Nettuno, esterno al sistema solare

Scoperto un nuovo pianeta simile a Nettuno, esterno al sistema solare, in un luogo dove non sarebbe dovuto essere. Questo si trova in un’area particolare dello spazio, molto vicina alle stelle, detta “deserto nettuniano“. In questa zona, infatti, non ci si aspetta che oggetti celesti di tale grandezza possano esistere, poiché la stella ospite brucerebbe l’oggetto di dimensioni intermedie nel suo nucleo.

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Scoperto un nuovo pianeta simile a Nettuno: le caratteristiche del “Pianeta Proibito”

Per spiegare questa anomalia gli astronomi ipotizzano che questo pianeta, denominato Ngts-4b (soprannominato anche il “Pianeta Proibito“), sia migrato qui in tempi recenti (all’incirca nell’ultimo milione di anni). In ogni caso si tratta di un fenomeno straordinario dal punto di vista scientifico.
Ngts-4b è più piccolo di Nettuno e tre volte più grande della Terra, ha una temperatura media di 1000 gradi Celsius e riesce a compiere un’orbita completa intorno alla sua stella in poco più di un giorno (più precisamente in 1,3 giorni). L’utilizzo di un metodo particolare, detto del “transito”, impiegato per individuare pianeti extrasolari, ha permesso di evidenziare tali  importanti informazioni.

Le dichiarazioni dei ricercatori

Questo pianeta deve essere tosto“, ha commentato Richard West, del Dipartimento di Fisica della Warwick (sede della ricerca). “Dato che si trova proprio nella zona in cui ci si si aspetta che pianeti simili a Nettuno non sopravvivano. E’ davvero notevole averlo trovato in transito vicino a una stella che ha perso solo lo 0,2% della sua luminosità“. Lo scienziato ha ribadito anche che “questo rilievo non è mai stato possibile con i semplici telescopi a terra“.

Stiamo ora cercando i nostri dati per altri pianeti simili, per aiutarci a capire quanto sia effettivamente arido questo deserto nettuniano o se sia più verde di quanto si pensasse una volta” ha riferito Ed Gillen del “Cavendish Laboratory” di Cambridge, il quale ha condotto l’analisi degli elementi per determinare la massa, il raggio e l’orbita di Ngts-4b.

La collaborazione dello “Science and Technology Facilities Council”

L’ente governativo del Regno Unito “Science and Technology Facilities Council” ha collaborato, in parte, alla realizzazione di questo studio. I risultati sono stati riportati sulla prestigiosa rivista britannica “Monthly Noticies of the Royal Astronomical Society”.

Fonte Immagine: Castelli Notizie 

 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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