Pronti alle riaperture all’insegna del buon senso
Speranza promette 500mila dosi entro giugno ma raccomanda i cittadini di non prendere la riapertura dei locali, come un invito a creare assembramenti.«Alcune misure andranno mantenute. Ma immagino un’estate molto diversa dai mesi che stiamo vivendo», annuncia Speranza. «Certo, serve attenzione e gradualità, non c’è un’ora X in cui scompaiono le miswure. Ma sono ottimista. Se riusciremo a vaccinare la maggior parte della popolazione, questa estate ci potremo consentire molte più libertà». Ma «a patto che non sia un “liberi tutti” che ci farebbe piombare in una situazione complicata». Certo, «sarà possibile recuperare spazi di libertà. Andranno mantenute alcune regole fondamentali, a partire dalle mascherine, ma il vaccino è davvero il “game changer” di questo incubo».
Il presidente si era già espresso positivamente a seguito del caso Astrazeneca ed invita da sempre i cittadini a rispondere positivamente, alla campagna vaccinale.
Un allentamento delle restrizioni in vista e nuove manovre vaccinali, ci fanno sperare bene per i mesi venturi. Il ministro Speranza raccomanda alla prudenza e a non abbassare la guardia.
La dichiarazione del ministro Speranza, durante l’ultima puntata del celebre programma “Porta a Porta”: “Fare un confronto con l’Inghilterra non ha senso. Sono partiti molto prima e hanno più dosi. Con gli altri tre Paesi, invece, siamo allineati: tutti poco sopra le 21 somministrazioni su cento abitanti. Noi, con una media di 310 mila al giorno negli ultimi tre giorni, siamo in crescita. Loro hanno avuto dei picchi molto alti negli ultimi giorni. Per tutti, però, il collo di bottiglia è nella disponibilità di dosi. E quindi, con dieci milioni di vaccini in trenta giorni si può anche toccare un picco, ma poi si rallenta. E questo vale per tutti.Noi dobbiamo accelerare ancora questo è chiaro. Il lavoro di Figliuolo va in questa direzione. In questo trimestre attendiamo 50 milioni di vaccini. E 7,3 milioni di Johnson & Johnson.”
“Questa settimana arriveranno le prime dosi. Saranno 4-500 mila ad aprile. E 7,3 milioni nel trimestre al momento sono confermate. Quanto ad AstraZeneca, la nostra raccomandazione è sopra i 60 anni. Ora la priorità sono le persone sopra gli 80 anni e poi quelli tra 70 e 80”.