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ROMA – Speranza garantisce: “Stiamo investendo molto sul vaccino perché lo riteniamo la soluzione vera a cui l’Italia, l’Europa e tutti i Paesi del mondo stanno lavorando”. Queste le parole del ministro della Salute a Scala (Salerno), dove ha partecipato alle celebrazioni in memoria del Beato Gerardo Sasso. Dichiarazioni molto importanti.
“Abbiamo costruito un’alleanza, in modo particolare con Germania, Francia e Olanda, per rafforzare la proposta europea in campo di vaccini e siamo convinti che tutti i tentativi che sta facendo il mondo scientifico possano, in un tempo che ci auguriamo sia il più breve possibile, portare dei risultati”.
Speranza: “Stiamo investendo molto sul vaccino”
Ha aggiunto il ministro Roberto Speranza:
“Il contratto prevede che, se le cose andranno bene, se ci sarà una validazione, i dati al momento sono incoraggianti, potremo avere le prime dosi già entro la fine dell’anno e poi ancora l’inizio dell’anno successivo. Dobbiamo insistere e continuare ad investire perché il vaccino è la soluzione vera al problema che abbiamo di fronte”.
E ancora:
“Questo è il contratto sottoscritto con Astrazeneca il vaccino di Oxford il cui vettore virale è fatto a Pomezia e il cui infialamento avverrà ad Anagni, quindi con un’Italia fortemente protagonista in questa sfida. Oggi è un candidato vaccino, quindi ci vuole grande prudenza”.
Intanto sono tutti negativi i 1.000 tamponi effettuati in questi giorni tra il personale delle strutture ricettive della Costa Smeralda dopo i focolai registrati nella settimana di Ferragosto per effetto della movida. Nessun contagio nemmeno tra i medici, infermieri e pazienti del Mater Olbia, la clinica della Qatar Foundation chiusa dopo la positività di quattro persone, sospesa anche l’attività del drive-in per i tamponi veloci.
E non è finita. L’ospedale riaprirà nei prossimi giorni una volta completata la sanificazione. “Zero positivi. Non esiste quindi un caso Costa Smeralda”, precisa Marcello Acciaro, coordinatore dell’Unità di crisi del nord Sardegna, commentando l’esito dei test.
Non è tutto. Un incremento del 37,9% dei nuovi casi di Covid-19, dei pazienti ricoverati (+30%) e di quelli in terapia intensiva (+62%). Sono i dati resi noti dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana dal 26 agosto al 1 settembre, rispetto alla precedente.