Strage di Erba: la testimonianza di Mario Frigerio, il caso a Quarto Grado

Strage di Erba: la testimonianza di Mario Frigerio, il caso a Quarto Grado

 

Nell’ultima puntata del noto programma Mediaset Quarto Grado, Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi sono tornati ad occuparsi del caso riguardante la strage di Erba, avvenuta quasi 11 anni fa. Secondo il seguente processo, colpevoli del misfatto furono i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi ai danni di cinque persone (tra cui un bambino).

Unico sopravvissuto il signor Mario Frigerio. Olindo e Rosa sono stati condannati all’ergastolo ed a tre anni di isolamento diurno. Tuttavia, sembra che alcuni elementi fondamentali siano stati trascurati all’epoca da parte degli inquirenti. Se così fosse, il processo potrebbe essere riaperto e i coniugi Romano-Bazzi avrebbero una possibilità di essere scagionati dall’accusa di omicidio plurimo.

Strage di Erba: le parole di Mario Frigerio

Quarto Grado ha mandato in onda un video riguardante la testimonianza di Mario Frigerio dinanzi ai magistrati. Stiamo parlando del supertestimone che accusò Olindo e Rosa di essere i colpevoli della strage. Il signor Frigerio non è più tra noi già da qualche anno. Nel video mostratoci dal programma Mediaset, Mario ricostruisce la sera in cui venne aggredito: “Verso le 19:00 abbiamo cenato … All’incirca alle 20:00 mia moglie si era preparata per accompagnare il cagnolino a fare i bisogni. Era pronta  per uscire. Abbiamo sentito un paio di urli, ma uno specialmente ci ha bloccati, infatti, un urlo strano…”.

Mario continua: “…Si vedeva aperta la porta della signora Castagna (una delle vittime della strage di Erba nda) … si è aperta la porta ed è arrivata ‘sta persona … che ho riconosciuto, sinceramente io ero andato anche un po’ in fiducia, perché … l’ho riconosciuto che era il mio vicino di casa, il signor Olindo Romano”. Al Frigerio viene chiesto se tale persona la vede in aula, l’uomo risponde: “Sì è là (indica col dito nda)… è Olindo Romano con la moglie sì, sono loro due. Loro mi riconoscono benissimo, quei… quei due delinquenti lì”.

Mario Frigerio afferma inoltre: “Lui era proprio all’entrata e mi guardava proprio in un modo… due occhi da assassino. E mi guardava, ma fisso, proprio uno sguardo che non riuscirò mai a dimenticare, perché… uno sguardo strano. Mentre era all’incirca un metro, lui mi ha chiuso la porta all’improvviso … poi , sarà passato pochissimo, si è aperta la porta all’improvviso e mi son sentito trascinare dentro … la prima cosa che ha fatto, mi ha preso per il collo e mi ha picchiato fortissimo … sul pavimento … sentivo un dolore fortissimo, non so se erano pugni, calci, o qualcos’altro … lui era sopra a cavalcioni ed ho visto che tirava fuori qualcosa dalla tasca, sembrava un coltello”. Mario conclude dicendo che Olindo lo avrebbe quindi attaccato al collo con l’arma contundente, per poi andare via. 

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Autore dell'articolo: Redazione Webmagazine24

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