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«Siamo stati noi». Con queste parole, due ragazzi di 17 anni marocchini si sono recati oggi alla caserma dei Carabinieri di Montecchio di Pesaro. Hanno confessato di far parte del branco che una settimana fa ha violentato una ragazza polacca, aggredito l’amico e stuprato poi una transessuale. Secondo quanto hanno riferito, un terzo ragazzo dovrebbe costituirsi a breve.
Saranno ora trasferiti a Rimini per l’interrogatorio, che avvera’ in Procura con il pm che sta coordinando le indagini da dopo l’aggressione e un magistrato del Tribunale dei minori di Bologna.
Costituiti dopo le loro foto dello stupro di Rimini
I due ragazzi hanno detto di aver deciso di costituirsi dopo aver visto alla televisione le loro foto, estrapolate dal video di una telecamera di sorveglianza. Le immagini erano state pubblicate e si notavano i volti degli aggressori, ma ancora non si conoscevano i nomi. I due sono incensurati, ma degli altri due ragazzi non si hanno ancora notizie.
La Polizia scientifica ieri ha cercato il frammento di vetro di una bottiglia che era stato utilizzato per aggredire la trans peruviana. Nella speranza di trovare delle impronte, verranno confrontate con quelle dei due 17enni che sembra vogliano ora collaborare con gli inquirenti.
Il branco era stato individuato da diverse persone
Dopo la diffusione delle immagini, erano molte le segnalazioni arrivate ai Carabinieri. Difatti, il branco si sarebbe fatto vedere sia prima che dopo l’aggressione nei pressi del bagno 130 di Miramare (dove e’ avvenuta l’aggressione alla coppia polacca) e Riccione. Le indagini avevano confermato poi i movimenti del gruppo, con le testimonianze di pusher, kebbabari e vigilanza della zona.
Fonte: ansa.it