Tex willer

Tex Willer compie oggi settant’anni

 

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Un traguardo davvero unico nel fumetto in Italia!

Tex Willer: un vero e proprio eroe leggendario amato da tutti.

Settant’anni fa Giovanni Luigi Bonelli e il disegnatore Aurelio Galeppini, meglio noto ai più come Galep, diedero vita all’intrepido ranger.

A distanza di sette decenni Tex è ancora oggi la punta di diamante della Sergio Bonelli Editore, che annovera fra i suoi personaggi più celebri anche Dylan Dog, Nathan Never, Zagor, Martin Mystere, Mister No, Dampyr e tanti altri.

La serie ha trovato fortuna anche oltralpe in numerosi altri paesi ed è arrivata a vendere in alcuni casi anche oltre 700000 copie di un albo.

Cifre insomma da record che non hanno nulla da invidiare anche a testate di case editrici estere.

I primi numeri di Tex uscirono però in un formato diverso da quello in uso oggi, in strisce da 16,5×8 cm per le Edizioni Audace (poi rinominate in Edizioni Araldo).

Tra gli sceneggiatori più famosi che hanno scritto storie di Tex Willer negli anni menzioniamo almeno Decio Canzio, Gianfranco Manfredi, Michele Medda, Guido Nolitta (nome d’arte di Sergio Bonelli), Pasquale Ruju e tanti altri.

Tra i disegnatori invece Bruno Brindisi, José Ortiz, Pasquale Frisenda e Stefano Biglia.

Le copertine invece, sono state finora quasi tutte ad opera di Aurelio Galeppini e Claudio villa (che disegnarono anche alcuni numeri).

Sono veramente pochissime le eccezioni, tanto che si potrebbero contare sulle dita delle mani.

Ad Aquila della Notte (questo il modo in cui è chiamato da tutti i Navajos, di cui è capo supremo) sono stati dedicati anche un film “Tex e il signore degli abissi” nel 1985, con Giuliano Gemma protagonista, trasmissioni radio, cartoni animati, videogiochi e persino una versione a tema del noto gioco da tavolo Monopoli.

Per celebrare al meglio i 70 anni di Tex sarà allestita una mostra a Milano al Museo della Permanente dal 2 ottobre 2018 al 27 gennaio 2019.

I biglietti sono già disponibili in tutti i punti vendita Vivaticket ed online all’indirizzo

Saranno esposti disegni, materiali rari e talvolta mai visti e persino installazioni a tema.

E sarà un po’ come sentirsi fra le praterie del vecchio West.

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Autore dell'articolo: Marco Vittoria