Condividi su:
I carabinieri di Modena hanno trovato questa mattina un cadavere carbonizzato in via Caruso. Il rinvenimento è avvenuto intorno alle 3.00 del mattino. I resti completamente bruciati erano all’interno di una fiat Panda, posteggiata a ridosso dell’inceneritore situato nell’estrema periferia della città. Le indagini sono affidate al magistrato Monica Bombana e agli uomini dell’arma dei carabinieri. Gli investigatori ritengono sulla base di rilievi e di indagini, che le spoglie mortali appartengano ad un uomo di 61 anni. Forse residente da tempo a Sassuolo. Ma solo altre ricerche potranno chiarire il mistero. Sembra che l’uomo in questione ospitasse nel suo domicilio anche delle prostitute. Tanti aspetti ancora da chiarire nella vicenda. Gli investigatori continuano a non escludere sia un gesto volontario, che un omicidio.
Trovato cadavere carbonizzato a Modena. Le dichiarazioni delle Forze dell’ordine
“Al momento stiamo battendo tutte le piste possibili”- Ha dichiarato il maggiore dei carabinieri Vito Ristallo in merito all’inchiesta in corso. ” Stiamo ultimando i rilievi tecnici sul posto proprio per addivenire al completo accertamento della dinamica dei fatti accaduti ed anche all’identificazione della vittima”– Ha aggiunto. “Poco dopo le tre siamo intervenuti in via Caruso, traversa di via Nonantolana su segnalazione dei Vigili urbani di Modena. Abbiamo ritrovato un’autovettura in fiamme con all’interno un cadavere che occupava il lato guida” – Ha specificato l’uomo della Benemerita. “Al nostro arrivo il corpo era completamente carbonizzato quindi difficile da identificare. Ci sono ancora tante cose da chiarire, stiamo cercando anche eventuali sistemi di videosorveglianza presenti in zona”- Ha concluso l’ufficiale dei carabinieri. Gli inquirenti sperano di trovare di estrapolare presto immagini, che possano dare maggiori indizi al caso.
Altri cadaveri ritrovati in Italia
Purtroppo in questi giorni le forze dell’ordine hanno trovato il cadavere di un barbone. Era riverso all’interno del parcheggio. Il corpo giaceva nei pressi dell’aeroporto di Milano Linate. Il fatto è avvenuto Domenica mattina intorno alle 11.00. Il 42 enne aveva mani e piedi legati con un fil di ferro. L’uomo si chiamava Davide Baruffini. Soprannominato ” il sassofonista” per la sua passione per lo strumento. Un oggetto dal quale non si separava mai. Era conosciuto dagli inquirenti della struttura. A scoprire il corpo senza vita, alcuni operai. I manovali stavano lavorando nei pressi del parcheggio P2. Il corpo era già rigido e presentava una frattura ad una gamba. A lavoro già sul caso gli investigatori. Il giudice Luisa Bollone ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Un mistero ancora da chiarire. Una morte inspiegabile.