Nell’ultima puntata del noto programma Mediaset Quarto Grado, Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi sono tornati ad occuparsi del caso di Vincenzo Ruggiero (25 anni al momento della morte), il giovane attivista gay ucciso dall’ex militare Ciro Guarente (35).
La madre del giovane, Maria Esposito, è comprensibilmente disperata, non solo per la disgrazia in sé, ma anche per il fatto che di non aver potuto ancora celebrare la giusta cerimonia funebre al suo figliolo. “Non gli ho potuto fare un funerale e non posso ancora – ha detto Maria – Non è chiuso quel garage, è aperto, quindi qualcuno che sa, anche una minima cosa, potrebbe dirlo anche in forma anonima”.
Vincenzo Ruggiero: lo sfogo di Maria Esposito
Maria Esposito, madre di Vincenzo Ruggiero, dinanzi alle telecamere di Quarto Grado, ha invitato coloro che sanno la verità sulla morte di suo figlio ad esporsi, anche in forma anonima, per dare un contributo alle indagini. “Non credo che una persona riesca a fare quello che ha fatto da sola … Cioè, è da film horror quello che ha fatto”.
La signora Maria si riferisce ovviamente all’omicidio di suo figlio, da parte di Ciro Guarente, il quale ha prima ucciso il giovane a colpi di pistola, per poi occultare il cadavere in un garage, facendolo a pezzi con una motosega. Alcune parti del corpo di Vincenzo non sono ancora state trovate.
Vincenzo Ruggiero: delitto senza pietà
Vincenzo Ruggiero era un commesso e modello, ucciso a Napoli per gelosia dal fidanzato della sua amica Heven Grimaldi, Ciro Guarente, la sera del 7 Luglio 2017. Heven, alle telecamere di Quarto Grado, ha confessato in lacrime: “Avrei voluto perdere io la vita al posto di Vincenzo e mi avrebbe risparmiato tutto questo dolore”. Si è trattato di un delitto feroce: Ciro ha sorpreso Vincenzo a casa di Heven che lo ospitava, finendolo a colpi di pistola. In seguito ha occultato il corpo presso un garage di Ponticelli, forse dopo averlo cosparso d’acido.