1947- 2017: anniversario del primo avvistamento UFO

1947- 2017: anniversario del primo avvistamento UFO

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Tra due giorni, il 24 Giugno 2017, ricorre un anniversario molto particolare:  il 70esimo, per la precisione, del primo avvistamento nella storia ufologica moderna. Proprio quel giorno dell’anno 1947, infatti, nasce il fenomeno degli UFO (Oggetti volanti non identificati). Tutto è cominciato quando un uomo d’affari e pilota civile americano, Kenneth Arnold, decollò verso le 14.00 a bordo del suo aereo personale.

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Il primo avvistamento UFO della storia

Arnold stava sorvolando la regione del Monte Rainer, procedendo regolarmente nel suo volo. D’un tratto la sua attenzione venne attratta da una serie di bagliori improvvisi. Sorpreso e incuriosito, vide una formazione di 9 oggetti luminosi e brillanti che saettavano a poca distanza dal suo velivolo, provenienti dal vicino Monte Barker. Il pilota, dopo una sosta a Yakima, atterò a Pendleton dove parlo’ del suo straordinario avvistamento e rilasciò le prime dichiarazioni a curiosi e giornalisti.  Il nome UFO deriva dalla sua descrizione degli oggetti, definiti simili a quei sassi levigati e appiattiti che si lanciano in uno specchio d’acqua, rimbalzando. Fu a quel punto che la stampa riportò la parola FLYING SAUCER, che significa letteralmente DISCO VOLANTE; da lì, si trasformò in UFO, “Oggetto Volante non Identificato”.

Roswell il più famoso, citato anche in tanti film di fantascienza

Da quel momento in poi gli avvistamenti sono stati tantissimi: il più famoso episodio collegato agli UFO rimane quello di Roswell, il 2 luglio 1947, dove la foto di un (presunto) alieno cadavere fece il giro del mondo. Vent’anni più tardi qualcuno vide un volto scolpito su Marte, ripresa dalla sonda Viking; in realtà, immagini più recenti dimostrano che si tratta solo di un banale gioco di luci, non di una sfinge. Tutti gli avvistamenti sono stati comunque registrati – 121.036 negli ultimi 15 anni – ed è appena stato scritto un lunghissimo elenco, redatto da una bibliotecaria della Nasa e un analista aerospaziale.

Gli scienziati intanto valutano la possibilità che nel cosmo ci possano essere forme di vita: il “Seti”, infatti, analizza costantemente ogni segnale anomalo che proviene dallo spazio, mentre lo studio su come la vita potrebbe evolvere altrove, è affidato agli astrobiologi. Chissà, a breve potremmo anche leggere la notizia di una scoperta straordinaria – magari dei microbi alieni su qualche pianeta sperduto nella galassia – ma per noi, così abituati a ET e altri personaggi dei film di fantascienza, non sarebbe un pò deludente?

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Autore dell'articolo: Cesare Di Simone

Passione sfrenata per tutto ciò che è tecnologico utente di lungo corso Android e sostenitore di tutto ciò che è open-source e collateralmente amante del mondo Linux. Amante della formula uno e appassionato dell'occulto. Sono appassionato di oroscopo mi piace andare a vedere cosa dicono le stelle quotidianamente.