Gianluca Vialli da Fazio
Gianluca Vialli, grande campione del calcio italiano, ha vissuto, e sta vivendo in momento particolare della sua vita. Domenica sera negli studi televisivi di RAI Uno, nel programma “Che tempo che fa”, condotto da Fabio Fazio, ha parlato della sua battaglia contro il tumore. Una battaglia durissima senza esclusione di colpi. Il campione di Cremona, ne ha parlato nella trasmissione, che la domenica sera risulta sempre essere molto seguita. Il bomber ha aperto il cuore, davanti alle domande del presentatore del capoluogo ligure.
“Sono diventato una persona migliore”
Fabio Fazio ha chiesto a Vialli cosa avesse comportato il tumore nella sua vita. Il bomber ha detto che la malattia, paradossalmente, lo ha reso una persona migliore. La sofferenza infatti, secondo l’ex attaccante juventino, lo ha fortificato, e lo ha avvicinato ancor più alla sua famiglia. Per combattere questo male infatti, c’è voluta tanta forza e tenacia.
Ha proseguito Vialli “Io ho affrontato il tumore, proprio come quando ero calciatore”. Ha continuato poi a spiegare “Mi sono posto degli obiettivi, a breve e lungo termine, cercando di rispettarli e raggiungerli nel minor tempo possibile”. Secondo lo stesso ex calciatore, infatti questo è stato il suo grande segreto. “Ho pensato di dover provare a morire dopo i miei genitori, per loro come per tutti i genitori, vedere un figlio morire dev’essere una sofferenza senza fine”. Ha proseguito dicendo che “Mi piacerebbe portare i miei figli all’altare, e quindi devo vivere ancora”.
La grande paura
Fazio ha poi detto “Il fatto di aver affrontato la malattia senza paura, é stato un passo importante”. Qui Gianluca è stato sincero, quasi non ha fatto finire di parlare il conduttore, ed ha ribattuto “Vedi Fabio, questo non è proprio vero. Ci sono stati dei momenti che me la sono fatta sotto, anche di brutto”. Dopo sono partiti i sorrisi, ma in questa dichiarazione, Vialli ha fatto emergere tutta la sua umanità, ed ha fatto trapelare la grande emozione che lo ha pervaso, nel raccontare la battaglia più ardua della sua vita.