Bandiere Blu 2019: le spiagge più belle d’Italia. La Foundation for Environmental Education (FEE) anche quest’anno assegna i vessilli ai lidi nazionali
Finalmente il caldo, finalmente mare, sole e vacanze e le Bandiere Blu 2019 ci aiutano anche a scegliere le località più pulite e più belle dove trascorere le ferie.
Un tema, quello del mare pulito, molto sentito in Italia e non solo; soprattutto liberare le acque dalla plastica è ormai una vera e propria mission a livello europeo.
Per questa ragione dunque, l’assegnazione delle Bandiere Blu 2019 quest’anno è ancora più importante
E l’Italia non può che festeggiare visto i vessilli che può orgogliosamente far sventolare in numerose spiagge.
Questi infatti nel dettaglio i numeri nelle varie regioni:
- Liguria: 30,
- Toscana: 19,
- Campania: 18,
- Marche: 15,
- Sardegna: 14,
- Puglia: 13,
- Calabria: 11,
- Abruzzo: 10,
- Lazio: 9,
- Veneto: 8,
- Emilia Romagna e Sicilia: 7,
- Basilicata: 5,
- Friuli Venezia Giulia: 2,
- Molise: 1.
Bandiera Blu, un po’ di storia del vessillo
L’attribuzione è dunque operativa in Europa dal 1987 e consiste nella certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche.
Certificazione che, inoltre, si attribuisce in seguito alla somministrazione di un questionario composto di 12 sezioni quali:
- Notizie di carattere generale;
- La Spiaggia;
- Qualità delle acque di balneazione;
- Depurazione delle acque reflue;
- Gestione dei rifiuti;
- Educazione Ambientale ed Informazione;
- Iniziative Ambientali:
- Certificazione Ambientale;
- Turismo;
- Lo stabilimento balneare;
- Pesca professionale;
- Adempimenti.
Tra questi elementi, a sua volta, quello della Qualità delle acque di balneazione è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura.
Per quanto riguarda la Depurazione invece, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamento secondario possono procedere nel percorso di valutazione.
Infine per La Raccolta Differenziata, recentemente è stato richiesto un incremento nella percentuale di raccolta differenziata minima per l’accesso alle valutazioni.