Bozza proposta dalle Regioni per le riaperture. La pandemia, che ha bloccato il mondo per circa un anno e mezzo non è ancora debellata. Purtroppo i morti si contano ancora a centinaia. Ma, certamente non si può vivere reclusi per tutta la vita. La realtà che abbiamo vissuto in tutta la nazione per svariati mesi era davvero da incubo. Ne ha risentito soprattutto l’economia. Il Lockdown che ha imposto il Governo italiano, sin dall’inizio ha messo quasi in ginocchio gran parte delle attività produttive, con particolare riferimento alle medie e piccole aziende. Adesso il Governo Draghi vorrebbe riaprire al popolo, ma tutto ruota nel rispetto delle distanze di sicurezza. Nel caso in cui lo scenario epidemiologico fosse ad alto rischio, riaprire si può. Riaprire è possibile dicono le Regioni ma con le dovute precauzioni.
Bozza proposta dalle Regioni, ecco le indicazioni
A questo proposito le Regioni hanno proposto un protocollo di misure da sottoporre al Governo. Tre capitoli e sei pagine di proposte. Si parte parte dalla ristorazione e si legge nel testo, che ci devono essere almeno due metri di distanza tra clienti di tavoli diversi al chiuso e un metro all’aperto. Occorre privilegiare gli spazi esterni dove è possibile. Per riaprire anche nella zona rossa l’indicazione è quella di integrare le misure con l’attività di screening. Per i bar dopo le 14.00 è previsto solo il servizio ai tavoli. Precauzioni sempre valide e mascherine quando non si è seduti. Menù plastificato e santificazioni continue. Si possono riaprire anche palestre e piscine con attività pianificate e spazi ben delimitati. In piscina vale la regola dei sette metri quadrati a persona.
E poi ancora….i Ministri sulle riaperture…
Per i cinema e teatri non si può assistere agli spettacoli in piedi e i posti a sedere vanno distanziati almeno di un metro tra uno spettatore e l’altro se con mascherina, senza la distanza va raddoppiata. ” Sulle riaperture il nostro compito è quello di prepararle e non annunciarle” – Ha detto il Ministro del Lavoro Orlando. ” Se i dati confermano il decremento già dalla prossima settimana si può pensare ad un programma di aperture prudenziali”- Sottolinea il Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti.