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Marco Borriello ed il Cagliari, una storia interrota dopo una sola stagione, seppur di grande livello da parte dell’attaccante napoletano. Dopo due stagioni Borriello ha raccontato la sua verità alla Gazzetta dello Sport. Il calciatore ha detto di essere stato ingaggiato dai rossoblù isolani, con un contratto particolare che prevedeva un fisso, che da alcune indiscrezioni si aggirava sui 700 mila euro, ed una quota di 50 mila euro per ogni gol segnato, superata quita 8 reti. Ció significava che per ogni gol a partire dal nono compreso, Borriello avrebbe intascato un gettone da 50 mila euro netti. Insomma un incentivo per portare il Cagliari, il prima possibile fuori dalle sabbie mobili della zona calda della classifica. In stagione Borriello fece 16 gol, quindi 8 gol più del limite prefissato. Marco quindi solo dai gol guadagnó ben 400 mila euro. Il bomber campano peró ha raccontato di uno spogliatoio non proprio compatto, con l’allora tecnico Massimo Rastelli, aggiungendo anche due episodi non proprio simpatici. Il primo riguarda il presidente Giulini, che pare avesse mandato un sms durante la partita con il Pescara, per far uscire Borriello alla fine del primo e non tirare il rigore con gli abruzzesi. Ne derivó un litigio finito alle mani con Joao Pedro, che tiró il rigire su ordine di Rastelli. Insomma un caos che fù rimpinguato dal fatto, che l’ex direttore sportivo fù licenziato dal presidente Giulini e finì in lacrime. Un brutto episodio subito da un uomo di calcio, molto preparato e grandissimo professionista.