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La questione economica
Il calcio italiano è in crisi?. La risposta sembrerebbe semplice ma non lo è. Da un certo punto di vista non è in crisi, ma da un altro si. Negli ultimi anni pare che le squadre italiane siano in ripresa, sia dal punto di vista strettamente economico, che da quello dei risultati sportivi. Economicamente con l’ingresso di alcuni capitali stranieri, alcune società si sono salvate dal crack finanziario. L’inter è stata “salvata” da Suning, un grosso impero economico cinese, che ha rimesso in ordine i conti ed i “buchi” lasciati dalle gestioni Moratti e Thoir. Il Milan dopo èra Berlusconi è finita prima nelle mani di una fantomatica cordata cinese, poi al fondo Elliot. La Roma è di proprietà americana, mentre la Juventus resta ad oggi l’unica superpotenza del calcio europeo tutta italiana.
La mentalità riduttiva
La mentalità del calcio italiano ha però un problema. Da troppi anni ormai la Juventus domina il campionato e le coppe nostrane, dando la sensazione di avere egemonia incontrastata. Ormai si sente dire, non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra il stessi componenti dei club blasonati, un refrain preoccupante. “Dobbiamo entrare nelle prime quattro, o meglio terzi, o quarti, per entrare in Champions League”. Questo perché si da per scontato che lo scudetto sia della Juve, o al massimo un affare con il Napoli. E questa è la vera sconfitta del calcio italiano. Fermarsi, allo strapotere di un club , o al massimo due a priori, senza combattere.
Calcio Italiano: egemonia juventus ma perché ciò accade?
Tutto ciò succede perché la Juve lavora da anni, in maniera differente. Ha fatto uno stadio di proprietà, ha incrementato il marketing mondiale, e lavora come un grande club europeo, a livello planetario. Gli altri competitor italiani invece? Sono rimasti provinciali, con stadi rattoppati e marketing “casereccio”. Questo ha creato il grande gap, che per essere colmato, necessità da parte degli altri club, d’investimenti, impegno e cambio di mentalità.