Minneapolis, 26 maggio 2020 – Call of Duty è in pausa. Un uomo afro americano viene arrestato e, tragicamente, perde la vita causa manovre della polizia. Sicuramente non è l’intro che vi aspettavate da un articolo che dovrebbe parlare di Call of Duty, vero? Ma non preoccupatevi, tutto verrà spiegato.
Pausa momentanea per Call of Duty
La società Activision, casa di uno dei brand di videogames FPS più conosciuti, ha dichiarato di non voler immettere sul mercato, almeno per il momento, le nuove stagioni ed i nuovi aggiornamenti. Tutti i contenuti aggiuntivi per Call of Duty Modern Warfare, CoD Mobile e CoD Warzone sono stati posticipati a data da destinarsi, anche se già pronti per il lancio sul mercato. Secondo Activision, il momento politico/sociale negli USA è troppo teso per portare contenuti a giochi basati sulle sparatorie, guerra e violenza. Una specie di “fermo” pacifico a dimostranza del dispiacere e del cordoglio che mostrano in onore all’uomo deceduto. Oltre, purtroppo, alle gravi conseguenze che il decesso ha portato contro la polizia di Minneapolis, ed alla città stessa trasformatasi in un campo di battaglia civile.
In una velocissima conferenza, uno dei PR della società videoludica ha dichiarato:
“Non vediamo l’ora di mostrarvi le nuove risorse, ma questo non è il momento. Ora è tempo di ascoltare chi parla di uguaglianza, giustizia e cambiamento. Noi siamo al tuo fianco”.
Inoltre sul canale ufficiale Twitter di Call of Duty, è stato lasciato un messaggio in merito all’accaduto.
La morte di George Floyd ha così scatenato la reazione dell’azienda, che comunque continua il suo operato, ma per quanto riguarda il videogioco FPS ha così deciso. Per tutti i restanti videogame in sviluppo e in elaborazione, non sono stati presi in considerazione ulteriori stop o rallentamenti.
Esprimiamo un sentito cordoglio, e speriamo in una veloce risoluzione verso tutta la cittadina di Minneapolis.
Fonte foto: CoD Official
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