Secondo l’ultimo “Rapporto sulla povertà italiana” circa 500mila italiani non possono curarsi a causa di problemi economici
Il settimo “Rapporto sulla povertà sanitaria“, presentato ieri a Milano, ha evidenziato come almeno 500mila italiani non possono curarsi per ragioni economiche. Una famiglia su cinque si vede, dunque, costretta a fare a meno di visite specialistiche e limita l’acquisto di medicine. Infatti la richiesta di queste ultime da parte degli enti assistenziali è cresciuta, in 7 anni (2013-2019) del 28%.
La spesa per le visite mediche e di controllo viene ridotta
Le difficoltà però non riguardano solo gli indigenti. Nel nostro Paese 12 milioni di persone hanno limitato la spesa per accertamenti periodici di controllo.
Significa rinunciare al dentista, alla mammografia, al pap-test. Inoltre «i poveri spendono più soldi in farmaci perché fanno meno prevenzione. Ogni persona spende, in media, 816 euro l’anno per le cure assistenziali, mentre i meno abbienti solo 128. Le famiglie benestanti, tuttavia, spendono il 42% del proprio budget sanitario per i farmaci non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, mentre quelle povere il 62,5%. Questo, perché possono investire meno in prevenzione».
Le famiglie con bambini hanno più difficoltà
L’altro grande fenomeno riguarda le difficoltà aggiuntive che vivono le famiglie con bambini.
«A 30 anni dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, che riconosce al minore il diritto “di godere del miglior stato di salute possibile” (art. 24), c’è ancora tanto lavoro da fare. In Italia le famiglie con minori sono penalizzate rispetto all’accesso alle cure e, per ragioni economiche, sono costrette a perseguire strategie di rinuncia o di rinvio delle cure in misura superiore alle altre», denuncia Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Invece di essere aiutate, le famiglie povere con figli minorenni vivono difficoltà aggiuntive rispetto alle altre: quattro nuclei familiari su dieci devono, infatti, ridurre la spesa per controlli medici periodici.
Fonte Immagine: Il Ponte