ROMA – Crimi attacca Italia Viva. Infatti il capo politico del Movimento 5 Stelle, definendo “di buon senso” l’accordo raggiunto tra Pd, pentastellati e Liberi e Uguali venerdì scorso, ha dichiarato:
“Qualcuno oggi tra le fila di Italia Viva chiama in causa il ministro Bonafede con accenti totalmente fuori luogo. Gli attacchi e le costanti minacce sono inaccettabili: se intendono aprire la crisi di governo lo si dica chiaramente e si faccia secondo modi e procedure istituzionali. A quel punto gli italiani sapranno chiaramente chi vuole fare il loro interesse e chi no”.
Crimi attacca Italia Viva
Intanto Italia Viva, per bocca del coordinatore di Ettore Rosato, denuncia “la deriva giustizialista del Pd” e fa sapere quanto segue:
“Contrasteremo qualsiasi forzatura istituzionale e non ci sarà nessuna marcia indietro e nessun tipo di accordo che vada a contrastare i principi costituzionali. Utilizzare il Milleproroghe per modificare il diritto penale sarebbe uno scandalo. L’unica soluzione è il prudente rinvio previsto dal lodo Annibali. Ogni altra soluzione vedrà Italia viva votare convintamente contro”.
Questa, invece, la nota del vicecapogruppo Pd alla Camera Michele Bordo:
“Prendiamo atto con soddisfazione che Matteo Renzi e Italia Viva hanno finalmente compreso che la loro contrarietà alle modifiche sostanziali concordate nella maggioranza sulla prescrizione avrebbe lasciato in vigore, purtroppo, la riforma Bonafede che loro stessi contestano. Meglio tardi che mai: avevamo detto sin dall’inizio che gli ultimatum erano sbagliati; siamo contenti adesso che Italia Viva abbia assunto una nuova posizione facendo marcia indietro”.
Ma a stretto giro ecco la controreplica di Luciano Nobili, deputato di Italia Viva:
“Da un recente sondaggio della Ipsos risulta che quando si parla di prescrizione, il 5% degli italiani sa di cosa stiamo parlando, il 95% purtroppo no. Mi pare di capire, leggendo le sue dichiarazioni, che Bordo sia tra gli italiani che non sanno di cosa stiamo parlando. Comprensibile per i cittadini normali. Sorprendente che un parlamentare non studi o non capisca. O, peggio, faccia finta di non capire. Da Italia Viva nessuna marcia indietro sullo stato di diritto, sulla garanzia per tutti gli italiani, imputati o vittime di non essere condannati a processi senza fine”.